Benvenuti !

BENVENUTI nel blog di SINISTRA e AMBIENTE.
Con questo blog, vogliamo aggiornare tutti sull'attività,
le proposte, le idee del gruppo.

Per chi volesse contattarci o inviarci materiale da pubblicare, cliccare QUI

La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

-------------------------------------------------




CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 20 febbraio 2012

Grandi "manovre" attorno all'art 18



Ci risiamo.
Riprende a suonare la grancassa di coloro che vorrebbero abolire l'art.18 dello Statuto dei Lavoratori, articolo che, ricordiamolo, tutela i lavoratori dai LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI E DISCRIMINATORI.
Questa volta però le sirene non provengono dai soliti di Confindustria o dal PdL bensì da alcuni dirigenti del PD.
WALTER VELTRONI in un'intervista a Repubblica (giornale di DE BENEDETTI che sponsorizza L'ABOLIZIONE di questa tutela CIVILE), auspica il "superamento del tabù art. 18".
A corollario, Veltroni ci mette un appoggio convinto all'operato del Governo Monti aggiungendo pure un "non regaliamo Monti alla destra". Dopo l'attacco all'art.18, la riflessione si sposta sull'operato del governo Monti che per Veltroni "ha fatto in tre mesi più di quanto abbiano fatto gli altri governi politici"
Subito, con lui, si schierano Fioroni e Letta mentre il responsabile PD del settore Economia e Lavoro STEFANO FASSINA critica in modo forte e deciso le affermazioni di Veltroni così come fa CESARE DAMIANO (ex sindacalista FIOM-CGIL).
C'è da rimanere stupefatti, per la scioltezza e noncuranza con cui Veltroni & C sorvolino completamente, dimostrando di vivere su un'altro pianeta, sulle drammatiche condizioni in cui vivono I LAVORATORI stretti nella morsa della crisi, con un'inarrestabile emorragia di posti di lavoro, costretti a vivere situazioni RICATTATORIE con la  DEMOCRAZIA che, spesso, si ferma FUORI DAI CANCELLI dell'azienda (vedi FIAT), oppure PRECARIZZATI a vita. 
Così si da carburante al leit motiv mistificatorio usato per giustificare l'abolizione d'una serie di diritti codificati per il lavoro nascondendo tutto dietro la parola "riforme".
Si vuole codificare la totale mercificazione del lavoro, privando il lavoratore anche dei dititti che gli consentono ancora un minimo di DIGNITA'.
E' pura mistificazione la contrapposizione tra colui che è precario e colui che è assunto a tempo indeterminato e ha il solo fine smantellare la rete dei diritti e del welfare.
Le risorse per conglobare la miriade di pseudocontratti precari in un unico contratto, non si devono trovare spremendo ancora una volta la parte debole del paese.
Ma il governo Monti pare aver scelto ancora la strada più facile ed iniqua.
Prova ne sono le proposte del Ministro FORNERO che vorrebbe altresì abolire la CIGS (pagata da imprese e lavoratori) a fronte di un generico SUSSIDIO di DISOCCUPAZIONE su cui, candidamente, si ammette non vi siano coperture finanziarie.
Lo scambio è indecente e improponibile così come improponibile è quello meno diritti ESSENZIALI per POCHE E AMBIGUE certezze occupazionali.
Pure i motivi per i quali i capitali stranieri non investono in Italia, non sono ne l'articolo 18 ne tantomeno i diritti, diversamente da quanto a più riprese affermato da Monti.
La verità è un'altra e si tace volutamente. 
LA CAUSA REALE DEI MANCATI INVESTIMENTI STRANIERI E' L'ALTO GRADO DI CORRUZIONE, INEFFICIENZA E CLIENTELISMO che caratterizza il nostro paese.
Si trovino lì le risorse per un nuovo welfare.


---------------------------------------------------

La risposta di Fassina a Veltroni

Stefano Fassina
19 febbraio 2012

Caro Walter,

ti scrivo dopo aver letto la tua intervista oggi a Repubblica, senza alcuno spirito polemico, soltanto nel tentativo di evitare valutazioni politiche fact free.

Primo, "La patrimoniale" esiste soltanto nel linguaggio dei media. Al Lingotto non fu proposta una imposta patrimoniale ordinaria universale (su tutte le famiglie) ad aliquota minima e finalizzata a ridurre l'indebitamento netto, come le imposte patrimoniali introdotte dal Governo Monti (circa 12 miliardi di euro all'anno permanenti). Al Lingotto fu proposta, seppur in termini generici, un'imposta patrimoniale straordinaria, ad aliquota elevata, sul famoso 10% più ricco delle famiglie italiane, finalizzata ad abbattere il debito pubblico di decine di punti percentuali di Pil (secondo le voci dei proponenti, circa 300 miliardi di euro one-shot). La corrispondenza tra quanto approvato dal Parlamento a Dicembre scorso e quanto proposto al Lingotto è come tra il giorno e la notte.

Perché il Lingotto viene, ancora una volta, presentato come precursore dell'intervento di Monti? L’attuale governo ha scartato l'ipotesi Lingotto e tante altre simili, non perché "troppo di sinistra", come ripeti spesso, ma perché oggi tecnicamente non fattibile e comunque se fosse fattibile, sarebbe drammaticamente depressiva fino ad annullare gli sperati benefici sul livello del debito pubblico. Non a caso, non esistono esempi nella storia economica di simili interventi. Se proprio vogliamo giocare a riconoscere corrispondenze, dovremmo dire che "la patrimoniale di Monti" è in sintonia con l'emendamento del Pd presentato alla manovra di Ferragosto.

Secondo, le imposte patrimoniali ordinarie universali introdotte dal Governo Monti e da te particolarmente apprezzate consistono sostanzialmente di Ici (ora denominata Imu). Dei circa 12 miliardi di euro all'anno raccolti dalle imposte patrimoniali ordinarie approvate dal Parlamento in Dicembre, oltre 11 derivano dall'Ici, ossia imposte sulla casa, su tutte le case (anche se la detrazione prevista lascia fuori quelle di minor valore, molte meno però di quelle escluse dalla deduzione decisa dal governo Prodi nel 2007). Il miliardo residuo è dovuto alle imposte sulle auto di lusso, imbarcazioni di lusso, aereomobili e depositi in conto titoli. Sicuro che un governo progressista non avrebbe potuto fare meglio?

In generale, caro Walter, per valutare il tasso di riformismo del Governo Monti, dovremmo ricordare che il Decreto "Salva Italia", oltre al brutale ed iniquo intervento sulle pensioni di anzianità, in particolare delle donne, ha introdotto maggiori imposte per circa 40 miliardi all'anno. Oltre all'Ici, si tratta di imposte sui consumi (Iva e accise), Tarsu ed addizionali regionali all'IRPEF, le quali, come noto, sono proporzionali, non progressive, sulle relative basi imponibili, quindi colpiscono in misura più consistente i redditi più bassi e medi. A Varese, all'assemblea nazionale di ottobre 2010, all’unanimità abbiamo votato le proposte della segreteria del Pd che, in quanto progressive (e progressiste), vanno in direzione opposta.

A proposito, di riforma della politica, caro Walter, obiettivo che da sempre ti sta a cuore come a tanti di noi, la prima regola per un dirigente nazionale sarebbe quella di affermare la posizione del partito di cui è parte. La posizione del Pd sul mercato del lavoro e sull'art.18 è diversa dalla tua, ovviamente legittima, ma minoritaria nel partito e più vicina, invece, alla linea del "pensiero unico" e alle proposte del centrodestra (è una constatazione, un fatto, non un'inaccettabile accusa di intelligenza con il nemico). In un partito serio, in un passaggio di fase così delicato, prima di dire la propria posizione, si dovrebbe ricordare la posizione del partito, sopratutto quando essa è stata votata dagli organismi dirigenti e confermata più volte, da ultimo nel Forum Lavoro del 12 gennaio scorso.

Infine, permettimi di notare una singolare conseguenza della tua valutazione del Governo Monti. Senza nulla togliere alla funzione positiva finora svolta dal Governo Monti, gli esempi da te ricordati soltanto in Italia sono considerati “riformisti”. In qualunque altro Paese civile, la lotta all’evasione, la ricostruzione di un decente servizio pubblico radiotelevisivo, l’applicazione senza distorsioni dell’Imu sugli immobili ad uso commerciale delle chiese, sono denominatore comune dell’arco costituzionale. Se il programma del Governo Monti è l'orizzonte di una forza progressista come il Pd, allora delle due l'una: o il PdL, che insieme a noi sostiene il governo Monti, è diventato un partito progressista, oppure la tua valutazione è sbagliata. Se fosse giusta, dovremmo essere conseguenti. Alle prossime elezioni il Pd dovrebbe presentarsi insieme al PdL, oltre che al Terzo Polo: una sorta di partito unico del pensiero unico. La fine della politica, non solo della democrazia dell’alternanza.

Un abbraccio, Stefano.

Nessun commento:

Posta un commento