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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

martedì 12 marzo 2013

ACCADE IN LOMBARDIA: ARRESTI ECCELLENTI E RICHIESTE DI IMPUNITA'


Ormai le inchieste per corruzione  si susseguono di giorno in giorno, intervallate a quelle per connivenza con la malavita organizzata.
Di nuovo la Lombardia sotto l'attenzione della Magistratura. Ancora una volta, auspichiamo si vada sino in fondo, indipendentemente dal "colore politico" dei coinvolti, che però, guarda caso, sono all'interno del "modello" formigoniano che ha gestito per anni la Regione Lombardia e in particolare la sanità.

Con un sistema intero che traballa, con la malapolitica in prima pagina, in questo schifo, ieri, 11/03/013, un gruppo di circa 200  Parlamentari del PdL, si è presentato dinanzi a Palazzo di Giustizia e, con un atto intimidatorio, degno degli anni più bui della nostra Repubblica e indegno per la figura istituzionale che ricoprono, ha "protestato" contro i processi cui deve fare fronte il loro leader Silvio Berlusconi, chiedendone un salvacondotto. Un ricatto replicato oggi con un'udienza del segretario del PdL, Angelino Alfano al Capo dello Stato, con nuova richiesta esplicita di "immunità" per Berlusconi in cambio di "responsabilità" in questa delicata fase politica per il Paese. Un RICATTO che mortifica il Parlamento, le Istituzioni, il Paese, e tutti i Cittadini onesti.
Vedi articolo in coda de Il Manifesto.

IN LOMBARDIA:
Sanità:
arresti e perquisizioni per corruzione in Lombardia. 
In manette anche Leonardo Boriani 
ex direttore della Padania 
Da L'Huffington Post  |  Pubblicato:   |  Aggiornato: 12/03/2013 12:03 CET
 
Retata mattutina in Lombardia. La Direzione Investigativa Antimafia di Milano, nell'ambito di una indagine su episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere della regione, sta eseguendo numerose perquisizioni, anche all'estero, e arresti presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie lombarde in altre regioni.
L'operazione, in cui si contano una ventina di indagati, ha portato anche all'arresto di tre imprenditori che appartengono alla famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia, di Cinisello Balsamo, specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri. Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del pm della Dda di Milano Claudio Gittardi. Tra gli arrestati c'è anche Leonardo Boriani, giornalista ed ex direttore della Padania.
"L'indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Milano - spiegano gli investigatori - ha fatto luce su gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda e vede coinvolte una ventina di persone tra imprenditori e pubblici funzionari. Sono più di 50 le perquisizioni in corso dirette ad acquisire riscontri documentali ai fatti accertati".
Gli investigatori parlano di una "ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale". Le indagini riguardano, in particolare, la manutenzione di apparecchiature elettromedicali e di diagnostica tumorale in vari ospedali lombardi. Tra gli arrestati accusati di "numerosi episodi di corruzione" vi sono anche Pier Luigi Sbardolini, direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Chiari, in provincia di Brescia, arrestato per fatti del periodo in cui lavorava al San Paolo di Milano, e Luigi Gianola, direttore generale dell'azienda ospedaliera di Sondrio. Mentre è indagato un cittadino svizzero, Giovanni Lavelli, i cui uffici sono stati perquisiti su rogatoria. Gli arresti sono stati chiesti dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, appartenenti al dipartimento del procuratore aggiunto Alfredo Robledo.


Da il FATTO QUOTIDIANO del 12/03/013

Sanità in Lombardia, 7 arresti. 
In manette anche ex direttore de “La Padania”
Sanità in Lombardia, 7 arresti. In manette anche ex direttore de “La Padania”
Leonardo Boriani finisce in carcere insieme a tre imprenditori e all'ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi. L'operazione della Dia di Milano è legata a presunti episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere.
Un’operazione della Dia di Milano sulla sanità lombarda (“La Cueva”) che ha portato all’arresto di sette persone per presunti episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere. Tra loro c’è anche Leonardo Boriani, giornalista ed ex direttore della Padania, e l’ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi di Forza Italia, che già il 21 settembre del 2000 era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di regimazione idraulica in Valtellina. Finiscono in carcere anche Giuseppe Lo Presti, titolare della Hermex Italia di Cinisello Balsamo, e i figli Salvo Massimiliano e Gianluca. L’azienda è specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri. In manette anche Pier Luigi Sbardolini, direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Chiari (Brescia) e Luigi Gianola, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Sondrio.

Tra le persone perquisite, c’è Carlo Lucchina, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità e gli investigatori parlano di una “ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale”. Indagate tredici persone, tra cui anche un cittadino svizzero, Giovanni Lavelli, i cui uffici sono stati perquisiti su rogatoria. Gli arresti sono stati chiesti dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, appartenenti al dipartimento del procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Le indagini derivano da quelle sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta del mondo della sanità che avevano portato all’arresto di Carlo Antonio Ciriaco, ex direttore della Asl di Pavia e Giuseppe Neri, ritenuto il capo della ‘localè della ‘ndrangheta pavese.

“La Cueva” ha fatto luce su gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda con oltre 50 perquisizioni dirette ad acquisire riscontri documentali ai fatti accertati e vede coinvolte una ventina di persone in tutto, tra imprenditori e pubblici funzionari. In particolare, si legge in un comunicato della Dia, “dalle complesse e lunghe investigazioni è emersa una ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale, con gravi e diffusi episodi di corruzione nell’ambito di vari appalti” che includono “quello per la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali dell’ospedale San Paolo di Milano; per i servizi di radiologia presso l’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Val Chiavenna di Sondrio; per l’installazione di sofisticati macchinari per la diagnostica tumorale presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e presso l’Azienda Ospedaliera di Cremona”.

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Invece, dinanzi al Tribunale di Milano, sotto i volti di FALCONE E BORSELLINO va in scena la gazzarra eversiva del PdL.



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