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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

mercoledì 18 settembre 2013

IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA MOZIONE SU PEDEMONTANA E RISCHIO DIOSSINA



Martedì 17/09/013, è andata finalmente in discussione e in votazione la mozione su Pedemontana e Rischio Diossina sul cui testo ha lavorato INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, in collaborazione con l'M5S e il PD.
La mozione è stata approvata all'unanimità dall'intero Consiglio Regionale.
L'Assessore Del Tenno ha però richiesto due modifiche al testo originale (frasi in rosso), modifiche che cambiano un po' il "peso" della mozione (invece di "imporre" ed "esigere" un più morbido "chiedere") e tendono a sminuire il ruolo che Regione Lombardia esercita su Pedemontana.
In ogni caso, ora c'è una mozione che impegna il Presidente della Giunta Regionale, la Giunta e il Consiglio ad attivarsi sulla criticità Diossina ancora presente lungo il tracciato di Pedemontana.
Sotto, il testo della mozione.

MOZIONE

Oggetto: Autostrada Pedemontana

Il Consiglio regionale

Vista l’interrogazione parlamentare, del 5 giugno 2013, con risposta in Commissione 5-00267 presentata da De Rosa et al;

Vista la risposta alla succitata interrogazione, data il 6 giugno 2013 in Commissione Ambiente, Territori e Lavori Pubblici (VIII) dal Sottosegretario di Stato dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Marco Flavio Cirillo;

Vista l’interrogazione al Senato atto n. 4-00303 del 4 giugno 2013, presentata da Ricchiuti et al;

Viste le lettere, datate 10/06/2013, dei Sindaci dei comune di Lentate Sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Desio e Bovisio Masciago inviate rispettivamente una a: APL, (e p.c. ad ARPA, all’Assessorato Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia e all’Assessorato Opere Pubbliche, Viabilità e Trasporti della Provincia di Monza-Brianza) e l’altra all’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia (e p.c. alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia);

Premesso che il 10 luglio 1976 dallo stabilimento Icmesa di Meda (MB), uscì una nube altamente tossica, contenente varie sostante tra cui la molecola di tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD), che contaminò 1810 ettari di territorio nei comuni di Seveso, Cesano Maderno, Meda, Bovisio Masciago, Desio e su una piccola porzione, Barlassina, costringendo la popolazione dei territori interessati al domicilio coatto in altri luoghi;

Premesso che l’area colpita venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente;

Negli anni successivi al disastro si susseguirono interventi di bonifica, limitatamente alla zona A, e studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di valutazione dei rischi per la stessa popolazione;

Nell’area B furono realizzati trattamenti di tipo agricolo al fine di diluire la diossina e favorire la fotodegradazione;

L’area B restava tuttavia inquinata con livelli di diossina superiori ai limiti previsti per i siti con destinazione d’uso verde pubblico-residenziale, ma anche industriale, e per tale motivo nuovi interventi su quelle aree richiedono l’effettuazione di indagini ed interventi previsti dal d.lgs. 152/06, richiesti anche specificatamente da CIPE, con la prescrizione n. 3 al progetto definitivo di Pedemontana, pure ai fini dell’art. 5 D.M. 3 agosto 2005;

Regione Lombardia, con Dgr Tutela Ambientale n. 8350 (31/03/2000) e Ddg Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità n. 2933 (28/02/2002) istituì un Gruppo di Lavoro tra Regione Lombardia, Fondazione Lombardia Ambiente (FLA), ARPA, ARF (ora ERSAF) e i comuni di Seveso, Cesano Maderno, Desio e Meda;

Nel 2011 è stato pubblicato uno studio: “Dioxin Exposur and Cancer Risk in the Seveso Women’s Health Study”. Warmer M., Mocarelli P. et al; Environ Health Perspect. 2011 Dec. Per la prima volta un’indagine epidemiologica dimostra che l’esposizione a diossina nel passato è significativamente relazionata all’incidenza di ogni tipo di cancro;

La Pedemontana Lombarda, detto anche Sistema Viabilistico Pedemontano, è un insieme di tratte autostradali che passa attraverso le province di Varese, Como, Monza-Brianza, Milano e Bergamo, un’infrastruttura autostradale di complessivi 86,7 Km.. I comuni di Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno, (tratta B2) e Desio e Bovisio Masciago (tratta C) sono interessati dal progetto autostradale e dalle opere di viabilità complementare connesse;

Pedemontana, con la supervisione di Regione Lombardia, ARPA e in accordo con i Comuni, ha effettuato campionamenti ed analisi a supporto del progetto definitivo:nella primavera 2008 e nell’autunno 2008. La prima campagna ha evidenziato (su 127 campioni) ben 52 superamenti dei livelli di legge di cui 10 superamenti del limite industriale (10 volte più alto) e il rimanente con superamento del livello per accesso a verde pubblico con una distruzione prevalentemente superficiale degli inquinanti. Intorno ai punti di superamento si è condotto l’approfondimento nell’ottobre 2008 che ha confermato i precedenti risultati, portando ad affermare la necessità di una maggior attenzione nella movimentazione dei terreni in fasi di cantiere (http://www.pedemontana.com/comunicati_view.php?id=59);

Il CIPE (Comitato Internazionale per la Programmazione Economica) ha approvato, con deliberazione n. 97 del 6 novembre 2009, il progetto definitivo impartendo nuove prescrizioni da ottemperare durante la progettazione esecutiva e la fase di realizzazione: “Tratta B2 – in corrispondenza dell’interferenza del tracciato con le aree influenzate dall’incidente Icmesa dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina, poiché nel corso delle indagini preliminari per la verifica della concentrazione residua sono stati riscontrati superamenti dei valori limite per questo parametro, ai fini della gestione secondo l’articolo 5 del Decreto Ministeriale 3 agosto 2005”;

Il progetto esecutivo della tratta B2 del collegamento autostradale è attualmente in fase di redazione e sono in corso di esecuzione anche le ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione di diossina nei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, il Comune di Desio, con nota del 12 marzo 2013 ha richiesto al CIPE l’estensione al proprio territorio delle ulteriori indagini volte alla presenza di diossina (Sottosegretario di Stato dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Marco Flavio Cirillo, 6/6/2013);

ARPA riferisce che, otre a quelli del 2008, non sono stati effettuati, in contradditorio con l’Agenzia stessa, ulteriori rilievi di diossine nelle aree interessate dall’incidenze del 1976 (Marco Flavio Cirillo 6/6/2013); lettera del Direttore Generale di ARPA Umberto Benezzoli;

Ad oggi non si ha alcuna notizia in merito ai risultati ed alle tematiche delle indagini sopra indicate;

Impegna il Presidente della Giunta Regionale,La Giunta Regionale e il Consiglio Regionale

1 - Ad acquisire da Pedemontana Spa, verificandone la correttezza d’esecuzione a messo contradditorio di validazione con ARPA, le risultanze delle indagini di caratterizzazione dei siti interessati dai sedimi di progetto dell’infrastruttura condotte in ottemperanza alla prescrizione n. 3 del CIPE;

2 - A provvedere alle necessarie tutele di salute pubblica ed ambientale in caso di sbancamenti di aree inquinate da diossina non bonificate, nonché chiedere alla società concessionaria la redazione di un piano di caratterizzazione imposto secondo requisiti di legge (D. Lgs. 152/06) e, a valle di questo, la bonifica delle aree che risultano inquinate e il corretto smaltimento delle terre contaminate in siti idonei a riceverle;

3 - A chiedere ad APL, a titolo collaborativo, l’estensione delle indagini, anche al territorio del Comune di Desio del piano di indagini di cui alla prescrizione n° 3;

4 - Richiedere alla società concessionaria, prima che vangano aperti i cantieri dell’autostrada Pedemontana nelle tratte B e C, l’analisi di rischio sito specifica del D. Lgs. 152/06, da sviluppare in contradditorio con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e con il coinvolgimento di enti e istituzioni terze e tecnici indicati delle amministrazioni locali.

Milano, 17 settembre 2013

FIRMATARI:

PD
Laura Barzaghi
Alessandro Alfieri
Sara Valmaggi
Enrico Brambilla
Mario Barboni
Luca Gaffuri
Fabio Pizzul

M5S
Casalino, Corbetta, Violi, Macchi, Buffagni, Maccabiani, Fiasconaro

Patto Civico
Micheli, Castellano, Ambrosoli

Lega Nord
Romeo

APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO REGIONALE IL 17/09/013

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Da IL CITTADINO On Line

Monza, Brianza e la Pedemontana
«Prima di scavare, altre analisi»

 
Laura Barzaghi, consigliere regionale del Pd
(Foto by FABRIZIO RADAELLI)
Monza -
Sì, ma dove sta per scavare Pedemontana? Se lo chiedono in Regione Lombardia, sorpresa, tutti i i partiti: che all’unanimità hanno approvato una mozione per chiedere al presidente del Pirellone Roberto Maroni e alla sua giunta di farsi dare da Pedemontana spa tutti i risultati delle indagini nel sottosuolo fatte per la tratta B2. E di farne altre.

È il pezzo di Pedemontana che passa da Seveso, Meda, Cesano, Bovisio e Desio. Il testo è stato presentato dall’ex sindaco di Nova Milanese, Laura Barzaghi (Pd) ed è stato firmato da altri esponenti democratici, del Movimento 5 stelle, di Patto civico e anche dal capogruppo della Lega nord, il monzese Massimiliano Romeo. «Il territorio su cui è previsto il passaggio della tratta B2 era stato interessato nel 1976 dalla fuoriuscita della nube tossica di diossina dalla ditta Icmesa al confine tra Meda e Seveso» ricorda la Regione Lombardia.

«Arpa, dopo le indagini effettuate nel 2008, non ha più effettuato ulteriori rilievi nelle aree interessate dalla possibile contaminazione di diossina - ha scritto invece Barzaghi - così che gli ultimi dati in possesso evidenziano la necessità di porre grande attenzione nella movimentazione dei terreni in fase di cantiere su tutto il territorio in questione. Nel 2008, infatti, su 127 campioni di terreno esaminati, in 52 casi si era registrato il superamento dei livelli di inquinamento previsti dalla legge».
Conseguenza: prima di aprire i cantieri da queste parti, cara Pedemontana, servono altre analisi, «da sviluppare in contradditorio con Arpa e con il coinvolgimento di tecnici indicati dalle amministrazioni locali. - riferisce il consiglio regionale - La mozione chiede inoltre di imporre alla stessa società concessionaria la redazione di un piano di caratterizzazione e la bonifica preventiva di aree che dovessero risultare inquinate, con conseguente smaltimento del terreno contaminato in siti idonei»
L’Assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Maurizio Del Tenno (PdL) ha annunciato che probabilmente già nel mese di ottobre convocherà i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio della tratta.


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