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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 30 novembre 2013

SULLA CONVENZIONE TRA COMUNE E FONDAZIONE BESANA



Giovedì 28/11/013, in Consiglio Comunale è andata in discussione (e approvazione) la Convenzione tra il Comune di Meda e la Fondazione Giuseppe Besana Onlus relativa alla cessione per 99 anni di un terreno  di proprietà comunale alla Fondazione.
Un terreno (1246 mq) che viene ceduto per realizzarvi un posteggio, opera propedeutica e vincolante per il prossimo progetto di ampliamento della Casa di Riposo cittadina.
Sinistra e Ambiente, messa a conoscenza dei contenuti della Convenzione solo poco prima dell'incontro della Commissione Servizi alla Cittadinanza del 22/11/013, ai fini del miglioramento della Convenzione, ha deciso di presentare due emendamenti nel Cons. Comunale che ha trattato l'argomento.
Lo abbiamo fatto riconoscendo l'indubbio ruolo sociale svolto dalla Fondazione Besana nel campo dell'assistenza agli ospiti della RSA.
In Consiglio Comunale abbiamo evidenziato che i contenuti dei due emendamenti erano mediabili e modificabili, ritenendo di essere nelle tempistiche utili affinchè i due soggetti (Comune e Fondazione) potessero affinare i contenuti della convenzione stessa, qualora fossero stati approvati i due emendamenti.
Insomma, a nostro giudizio c'erano i presupposti per una discussione più aperta sia sugli emendamenti sia per concordare un passaggio ulteriore di contrattazione.
 
E' andata diversamente da come auspicavamo e i due emendamenti sono stati respinti anche se con voto diversificato essendo stati discussi separatamente.

Sotto, il testo degli emendamenti (non approvati) di Sinistra e Ambiente  e quello della Convenzione che è stata approvata e su cui Sinistra e Ambiente s'è astenuta.
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Gli EMENDAMENTI PRESENTATI DA SINISTRA E AMBIENTE E NON APPROVATI


28/11/013

Il gruppo consiliare di Sinistra e Ambiente,  verificata  la necessità espressa dalla Fondazione  Giuseppe Besana ONLUS di un ampliamento della R.S.A., con necessità d’ulteriore dotazione di un’area pertinenziale della nuova costruzione, attualmente di proprietà comunale, pur rilevando il valore sociale dell’attività svolta dalla Fondazione Besana  e dei servizi resi anche in funzione della convenzione in oggetto, propone di emendare l’art . 2 par 1 e l’art. 2 par. 5 del testo della Convenzione  per la concessione in diritto di superficie  di area di proprietà comunale, come segue.

Emendamento all’Art 2 - Obblighi della Fondazione paragrafo 1

Modificare l’attuale testo come segue:
destinare l’area a parcheggio di veicoli come pertinenza della R.S.A, provvedendo anche alla progettazione integrata di spazi verdi accessibili alla cittadinanza con adeguato arredo urbano, ed idonea regolamentazione della fruizione.

Emendamento all’Art 2 – Obblighi della Fondazione paragrafo 5
Modificare l’attuale testo come segue:
Concedere all’Amministrazione Comunale, con decorrenza dalla stipula della presente convenzione, la possibilità di ricoverare una persona indigente (al posto dell’originale “una persona indigente per la quota del 50%”).

Il Consigliere di Sinistra e Ambiente
Alberto Colombo

mercoledì 27 novembre 2013

IN REGIONE LOMBARDIA UNA RISOLUZIONE SU PEDEMONTANA


Dopo la Mozione Regionale, dopo l'audizione in V Commissione, il tema della Pedemontana torna ad essere posto all'attenzione dell'Istituzione Regione Lombardia.

Giovedì 05/12/013, di nuovo in sede di V Commissione Regionale Territorio ed Infrastrutture, è stata infatti calendarizzata la discussione sulla PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'AUTOSTRADA PEDEMONTANA presentata dai Consiglieri del Movimento Cinque Stelle su cui ha lavorato il Consigliere Gianmarco Corbetta.
E' una Risoluzione che raccoglie gran parte dei punti su cui da tempo, opera il Coordinamento Ambientalista di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.

Nel rispetto dei ruoli e delle autonomie reciproche, INSIEME IN RETE ha chiesto alle forze politiche presenti in Regione con cui si rapporta, di appoggiare questa Risoluzione, ritenendo necessario che la Politica e l'Istituzione Regione Lombardia si rendano conto delle numerose criticità indotte dall'infrastruttura e dell'opportunità di fermare l'opera alla sola tratta A, quella in fase di completamento, quella, per intenderci che ha pure essa pesantemente contribuito alla devastazione del territorio, con la pressochè totale distruzione del Bosco della Moronera di Lomazzo.


sabato 23 novembre 2013

GALLINE,UOVA,DIOSSINE,LUPI E MARONI

E' di pochi giorni fa la notizia che alcune ASL hanno rilevato presenza di DIOSSINA e PCB (Policlorobifenili) oltre i limiti previsti dalle normative nelle uova di gallina di alcuni autoproduttori.
I superamenti riguardano 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e Monza Brianza, 15 allevamenti di Cerro al Lambro e 9 di Mantova e hinterland. 
Vediamo di capire meglio.
Innanzi tutto non si tratta di analisi finalizzate a testare alimenti della distribuzione ma di controlli previsti in una campagna del Ministero della Salute nell’ambito di un piano triennale, di verifica su siti di pregresse contaminazioni industriali.
I siti sono  57 di cui 7 sono localizzati in Lombardia.
I controlli prevedono un monitoraggio di piccoli allevamenti non industriali di galline, che producono uova destinate all’autoconsumo e quindi non destinate alla vendita al dettaglio o all’ingrosso.
Le uova delle galline, allevate a terra e all’aperto sono anche considerate, analizzandone la componente dei grassi, indicatori del livello di diffusione degli inquinanti al suolo di aree prossime ai SIN.
Cos'è un SIN ?
SIN è un acronimo che sta per Siti Interesse Nazionale. Sono siti molto estesi contaminati da varie sostanze, (diossine, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, solventi, policlorobifenili)  e classificati pericolosi dallo Stato Italiano.
Sono aree che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni ambientali e sanitari.
In Lombardia, i pollai con uova contaminate sono situati in zone vicine ai SIN di Sesto S. Giovanni (area ex FALCK), di Cerro al Lambro (discariche ABUSIVE) e di Mantova (laghi e polo chimico).
Nella nostra regione i SIN catalogati sono:(dal sito di regione Lombardia)

SIN Comune di Cerro al Lambro: aree inquinate interessate da discariche abusive di melme oleose a forte acidità, croste bituminose e terre decoloranti esauste, poste in sponda destra del fiume Lambro.
SIN di Broni: area denominata ex Fibronit, suddivisa in aree ex Fibronit, ex Ecored, ex Fibroservice. La costruzione del nucleo originale risale al 1932.
SIN Brescia Caffaro: include le aree del Comune di Brescia che sono state interessate da contaminazione diffusa da PCB, PCDD-PCDF, arsenico e mercurio
SIN Sesto San Giovanni, Milano: comprende un territorio di circa 255 ha nel Comune di Sesto S. Giovanni e include interamente le aree occupate a partire dal 1906 dall’attività dagli stabilimenti siderurgici della Società Falck (dismessa nel 1995) e una parte delle aree dismesse della Breda e della Marelli.
SIN Milano - Bovisa Gasometri: il sito ex-Gasometri, denominato anche Officina del gas della Bovisa, è di proprietà del Comune di Milano, che lo ha acquistato da Montedison nel 1981.
SIN Pioltello e Rodano: include interamente il Polo chimico industriale ubicato tra i due comuni. E' delimitato a nord dal tracciato ferroviario Milano-Treviglio e a sud dalla S.S. Rivoltana e dal Parco Agricolo Sud.
SIN Laghi di Mantova e Polo chimico: include l'area del Polo industriale, lago di Mezzo e lago Inferiore, la Vallazza, alcuni tratti del fiume Mincio e relative sponde, con estensione di circa 1027 ha, in gran parte ricompresa all'interno del Parco del Mincio.

MA ...
Tra i siti inquinati (SIN) non rientrano le aree o ex zone A-B-R del disastro ICMESA, tuttora contaminate dalla TCDD, la più tossica della famiglia delle diossine.
Eppure .... eppure ...... un analisi condotta nei laboratori certificati Svizzeri per conto del registra MARCO TAGLIABUE, autore del documentario di Falò "Pedemontana, uscita Seveso" e citata nel documentario stesso e nella relazione di EDOARDO BAI durante l'evento organizzato da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE a Seveso il 14/12/012, evidenziava (vedi sotto) la presenza di DIOSSINA nel grasso delle uova delle galline di un allevatore locale di SEVESO con valori decisamente superiori ai limiti di legge previsti (2 pg/g per tabelle EFSA -European Food Safety Autority-, 6pg/g di grasso secondo regolamento CE 1881/06 poi ridotto a 5pg/g nel 2011)


Insomma, stante la situazione sebbene le aree investite dalla ricaduta della nube sprigionatasi dal reattore dell'ICMESA, ufficialmente risultano essere stato oggetto di una bonifica, attuata sulle ex zone da A1 ad A5 con asportazione di terra contaminata e riporto di nuova terra, sulle ex zone A6 e A7 dei primi 25cm e sul resto del terreno contaminato più arature per remix del terreno, andrebbe valutata con attenzione la necessità di un monitoraggio nello stile di quello effettuato per i Siti di Interesse Nazionale.
In primo luogo per confermare o meno la presenza di diossina nelle uova, poi per togliersi il dubbio sull'origine della contaminazione delle uova (Uso di contenitori per mangimi o di mangimi "sporchi" ? Terreno ancora con diossina in superficie ? E' diossina del disastro ICMESA o di altra sorgente successiva di contaminazione ?).
Questo ricordando e tenendo presente che nelle ex zone B ed R, nessuna bonifica venne mai effettuata, tantè che la TCDD è ancora presente nel terreno, negli strati superficiali, con concentrazioni superiori alle normative, anche laddove passerà la tratta B2 della futura AUTOSTRADA PEDEMONTANA, (analisi certificate ARPA) con i connessi sbancamenti che riporterebbero in superficie la pericolosa TCDD.

Purtroppo, l'attenzione delle Istituzioni invece di essere rivolta ad approfondimenti atti a cercare di dare risposta alle legittime preoccupazioni e dubbi dei cittadini d'un territorio, quello di Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio, che ha già subito un disastro ambientale, si concentrano invece su altri obiettivi, facendoci correre un rischio aggiuntivo.
Maroni e Lupi si stanno dando molto da fare (e questa è  la seconda notizia riportata dalla stampa  che riprendiamo), affinchè l'intera (e per noi inutile e dispendiosa) autostrada Pedemontana, compresa la critica tratta B2, sia realizzata.
Si fanno roboanti annunci ma si continua a svicolare sulla prescrizione CIPE n 3 che obbliga a ulteriori monitoraggi ambientali e di caratterizzazione del grado di contaminazione di diossina nel suolo.
Al Presidente Maroni, vorremmo ricordare che anche una Mozione del Consiglio Regionale chiede approfondimenti e che quanto lì dentro scritto va attuato quanto prima.
Trovi tempo, invece di ripetere il solito mantra sulla "strategicità" di pedemontana, e dia disposizioni per dare rispondenza alle prescrizione e alla mozione facendo magari, anche qualche riflessione sull'effettiva utilità dell'opera.

Da Il Giorno on line del 18/11/013

venerdì 22 novembre 2013

PROVINCIA DI MB:LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIORDANO ALL'INTERROGAZIONE SULL'ITER DI PEDEMONTANA


Il 21/11/013, in sede di consiglio Provinciale, l'Assessore alle opere pubbliche, viabilità e trasporti e mobilità sostenibile Francesco Giordano ha dato risposta all'interrogazione del Consigliere Elio Ghioni del PD, con cui spesso e volentieri INSIEME IN RETE si interfaccia, sulla PEDEMONTANA.
Eravamo presenti e ve ne riportiamo brevemente la premessa verbale fatta e la risposta scritta data.
L'assessore Giordano è rimasto piacevolmente colpito dalla tempestività delle interrogazioni di Ghioni e dai suoi contenuti che chiedono risposte puntuali (che, purtroppo, non giungono ndr), centrando i temi degli OdG dei Collegi di Vigilanza Regionali.
Merito anche di INSIEME IN RETE, gli suggeriamo ora noi e del costante lavoro di monitoraggio sulla Pedemontana fatto congiuntamente con Ghioni.
Le dichiarazioni di Giordano, nel riportare lo stato dell'iter, lasciano però sconcertati per il livello di confusione totale che traspare da parte di chi gestisce la realizzazione dell'infrastruttura.
Ed è proprio lui ad affermarlo, parlando di difficoltà nel capire chi possa essere un interlocutore VERO per gli opportuni chiarimenti.
Si sbilancia persino nel dire che la situazione economica risulta di difficile comprensione avendo ricevuto risposte diverse a seconda della persona interpellata in APL e in Regione Lombardia. 
Per quanto riguarda il ruolo di Regione Lombardia, fa notare che l'Assessore Regionale alla partita Del Tenno è poco integrato nel processo decisionale sull'opera, auspicando quanto prima un suo ruolo più attivo.
Aggiunge che la Provincia, spesso, non ha informazioni dirette e che le stesse, sono apprese a mezzo stampa, come quelle a cui fa riferimento il Cons. Ghioni nella sua interrogazione.

sabato 16 novembre 2013

COMMISSIONE REGOLAMENTI E STATUTO: UN INCONTRO PRODUTTIVO


Il 13/11/013 sono ripresi i lavori della Commissione Regolamento e Statuto formata da un rappresentante per ogni gruppo politico presente in Cons. Com, con peso decisionale proporzionato al numero di Cons. Com. che rappresenta.
Obiettivo della Commissione, la modifica in senso migliorativo del Regolamento e dello Statuto che fissano le metodologie di lavoro del Consiglio Comunale e le attribuzioni di tutti i soggetti facenti parte dell'Istituzione Comune, (il Regolamento) nonchè le finalità e gli strumenti a disposizione (lo Statuto).
L'incontro s'è svolto in un clima positivo di collaborazione tra tutti i commissari presenti, con lo sforzo comune, almeno per l'assise qui relazionata, di superamento delle logiche di "maggioranza" e "opposizione" per un lavoro concreto di proposte ed analisi sui punti di modifica proposti.
Si sono prese le prime decisioni condivise da tutti. 
Riprendere l'analisi di tutte le proposte di modifica tenendo in considerazione anche il lavoro sinora fatto dalle differenti configurazioni della Commissione (sia quella della prima fase dell'amm. attuale, sia quella dell'insediamento di Taveggia) andando però a verificare cammin facendo la rispondenza con le proposte di modifica avanzate dai gruppi e agli atti della documentazione della Commissione.
Su sollecitazione del Presidente del Consiglio Molteni, che si è espresso in tale ruolo, ci si è confrontati su alcuni punti considerati da tutti "prioritari", in vista delle prossime scadenze.
La Commissione ha così deciso di proporre una nuova formulazione dell'art.34 e dell'art.36 del Regolamento, ampliando la facoltà di fare comunicazioni su argomenti ritenuti importanti, prevedendo un intervento per ogni gruppo consigliare, in fase di preliminari del Consiglio Comunale.
Questa modifica era stata proposta anche da SINISTRA E AMBIENTE, con un contributo scritto all'intera Commissione.
Nell'articolo 36, s'è meglio disciplinata la facoltà d'intervento degli Assessori in C.C, sia nel tempo sia correlandola agli argomenti di loro competenza.
Importante anche il punto condiviso sull'ampliamento del numero dei partecipanti alle Commissioni Istituzionali (Territorio e Ambiente, Istituzioni e Bilancio, Servizi alla Cittadinanza, Attività Economiche) con modifica dell'art 14.
In aggiunta alle attuali composizioni fatte da 5 commissari (3 per la maggioranza, 2 per la minoranza), verranno inseriti anche un rappresentante per ogni gruppo consigliare sinora non compreso.
I commissari aggiunti, avranno diritto di parola e di contradditorio. Il diritto di voto rimarrà in carico ai 5 componenti della commissione.
Questa scelta comporterà un arricchimento nella fase di confronto, mantenendo inalterati, come è giusto che sia, le attribuzioni definite per maggioranza e minoranza del Cons. Comunale.
I testi elaborati verranno a breve formalizzati dalla Presidenza della Commissione e presentati come PROPOSTA DELLA COMMISSIONE REGOLAMENTI E STATUTO in Consiglio Comunale per le valutazioni e i passaggi di voto previsti.
Nelle prossime sedute la Commissione proseguirà i lavori analizzando tutte le ulteriori proposte di modifica  a Regolamento e Statuto.

Il Consigliere Comunale di SINISTRA E AMBIENTE, componente della Commissione Regolamento e Statuto

Alberto Colombo


venerdì 15 novembre 2013

LA DOVE C'ERA UN BOSCO ORA C'E' ...................

Pubblichiamo e vi proponiamo una serie di foto degli amici dell'Associazione IMMAGINALOMAZZO sui cantieri della Tratta A e inizio B1 dell'Autostrada Pedemontana. 
A Lomazzo si sta costruendo uno svincolo di collegamento con la A9 enorme.
Quest'inutile autostrada ha sventrato un bosco secolare, quello della MORONERA.
Ma non è finita qui.
Nella tratta lomazzese sono pure previste una serie di vasche di laminazione e un canale di gronda di raccolta delle acque.
E poi e poi ..... un devastante progetto dal costo di 8 milioni di euro che prevede altre vasche di laminazione per contenere le piene del LURA. (vedi anche nostro precedente post qui e qui)

Lo svincolo d'interconnessione con la A9  della Pedemontana

Il progetto delle vasche di laminazione per le "piene" del Lura

martedì 5 novembre 2013

SUL PIANO INDUSTRIALE DI BEA E SUL FORNO INCENERITORE DI DESIO

Si torna a parlare del forno inceneritore di Desio e del Piano Industriale di BEA (Brianza Energia Ambiente).
Venerdì 8/11/013 si terrà infatti l'Assemblea dei Soci, cui partecipano i Sindaci (o loro delegati) degli 11 Comuni + la Prov. di MB facenti parte del Consorzio e aventi una quota in BEA (vedi a fianco).

Sarà una riunione atta a decidere sul Piano Industriale presentato da BEA, rivisto rispetto alla precedente versione su cui alcuni Comuni del Consorzio avevano sollevato contrarietà e perplessità.
Tra le 4 soluzioni previste da BEA, pare che vada per la maggiore quella ove gli aggiustamenti sono relativi agli investimenti strutturali per 15 milioni di euro (a fronte dei 25 previsti nel precedente Piano) da cui rientrare in 15 anni (anziché in 20 come previsto nel precedente). 
I rifiuti da incenerire salirebbero fino a 88 mila tonnellate annue. 
Il tutto garantirebbe – secondo quanto elaborato da BEA – riduzioni nelle tariffe per i Comuni: di 12 euro a tonnellata nel 2014 e di 25 euro a tonnellata dal 2020. 
I lavori di adeguamento riguarderebbero il potenziamento del trattamento fumi, l’efficientamento elettrico e termico.

Al momento attuale, il forno inceneritore opera su di un volume di 56mila t/a di rifiuti solidi bruciati, pari a circa il 71% della sua capacità annua. 
Siamo quindi ben lontani dalle 88mila tonnellate previste con il potenziamento.

Ancora una volta, pur prendendo atto che le modifiche introdotte sono sicuramente migliorative rispetto al Piano Industriale originario, non possiamo far altro che evidenziare le nostre perplessità rispetto ad alcuni punti critici.
Primo fra tutti, la mancata correlazione rispetto a quello che si prevede con quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Regionale lombarda X/497.
La Lombardia, nel campo degli inceneritori, risulta già ampiamente oltre la soglia di autosufficenza. Negli 11 impianti presenti in regione, si rileva anzi un surplus pari a 112mila tonnellate. 
Vi vengono trattate 2.408.731 t a fronte di una capacità potenziale di 2.521.600 t.
Oltretutto, dal 2010, è stata registrata una stabilizzazione del volume di rifiuti prodotti con una tendenza ad una riduzione pari al -2%.
Quindi, il potenziamento previsto nella scenario n° 4 che si prospetta nel piano BEA, è poco aderente alla realtà territoriale, ma esclusivamente legato alla compatibilità economica.

Allora perchè questo potenziamento (a 88mila t) quando il bacino di utenza dei 12 Comuni consorziati arriva solo a 56mila t ? Dove si reperirà il quantitativo mancante ? Si vuole ampliare il bacino di utenza ? Si vuole entrare in competizione con gli altri inceneritori lombardi ?
In questo caso lo "spegnimento" e la riconversione dell'inceneritore desiano non sarebbe evidentemente un opzione considerabile nel breve/medio termine, anzi.

Anche l'apertura di BEA ad un partner privato è un altro aspetto critico poichè si rischia di dare preminenza al solo aspetto economico sulla partita rifiuti. Il privato avrà evidentemente quale priorità, il solo guadagno. Questo a discapito di valutazioni e pianificazioni atte al superamento della tecnica d'incenerimento.

Nel Piano Industriale in oggetto, manca, purtroppo, uno scenario che preveda e quantifichi tempi, costi e tecnologie per una graduale dismissione dell'impianto d'incenerimento, attuato con l'implementazione di altre tecnologie per il recupero spinto di tutte le frazioni differenziabili e recuperabili.

Vogliamo però anche essere chiari rispetto a posizioni atte a semplificare o a malcelate volontà che porterebbero inevitabilmente ad una situazione di rischio determinato da mancati adeguamenti (sottolineiamo ADEGUAMENTI, non potenziamenti) dell'impianto di Desio.
Non vogliamo correre il rischio di una DEREGULATION di fatto nella gestione del ciclo dei rifiuti regionale.
Non fare adeguamenti tecnici, (dettati anche da obblighi normativi) comporterebbe nel breve termine la chiusura del forno di Desio, PRIMA che sia pronto e avviato qualsiasi progetto di recupero dei rifiuti trattati, alternativo all'incenerimento.
Ne conseguirebbe il trasporto dei rifiuti altrove, dando fiato al business della movimentazione del rifiuto, con problemi sul controllo della filiera e "scarico" su altri impianti d'incenerimento del "prodotto" del consorzio brianzolo. 
Insomma, una non soluzione, atta ad aprire alla "privatizzazione" del trasporto e delle piattaforme di raccolta, con tanto di messa in gara di crescenti pezzi del settore gestione rifiuti. Una strada pericolosa che, serpeggia sottotraccia in Regione Lombardia.

Dietro le scelte del Piano Industriale di BEA vi sono quindi aspetti molto complessi e delicati che meritano adeguati approfondimenti.
In alcuni Comuni del Consorzio vi sono stati alcuni momenti di approfondimento e dibattito.
A Cesano Maderno, SEL aveva posto in votazione una mozione (respinta) sul tema. 
Sono seguiti incontri d'approfondimento in Commissione Urbanistica (l'ultimo in data 4/11/013).
A Desio è in atto un dibattito acceso che coinvolge sia la maggioranza sia la minoranza.
I gruppi di maggioranza hanno addirittura formalizzato un documento e una mozione d'indirizzo per il Cons. Comunale del 07/11/013.

E a MEDA ?
A Meda, (quota del 7,34% in BEA) nonostante le nostre sollecitazioni, come gruppo consigliare di Sinistra e Ambiente, si continua a non dare la corretta rilevanza e trasparenza pubblica alla vicenda e ai suoi contenuti.
La Giunta Caimi giustifica il mancato dibattito/confronto adducendo di aver già il mandato decisionale determinato da una delibera del  19/12/2011 (con delega al Sindaco per gli adempimenti conseguenti). Alla sopracitata delibera ne seguì una successiva in data 29/5/2013 per chiedere un sospensiva del precedente piano industriale in attesa di una nuova versione, che tenesse conto di alcune criticità .
Entrambe le delibere erano espressione della maggioranza di Taveggia. 
Il nuovo Consiglio Comunale non è stato quindi minimamente investito della facoltà di valutare ed esprimere un parere.
Il richiamo alle delibere, ci pare una giustificazione molto debole, una giustificazione che non può esautorare chi amministra dai corretti e opportuni passaggi di discussione e confronto sia tra tutte le forze della coalizione di maggioranza sia verso il Consiglio Comunale.
Oltretutto, nel Piano Industriale di BEA sono previste 4 possibilità di scelta e quindi, non c'è nemmeno stato un passaggio che definisse su quale scenario attestarsi nell'espressione di voto in sede di Assemblea dei Soci.
Evidentemente, un'illustrazione posteriore all'approvazione del Piano Industriale, avrebbe il sapore di sola e pura informazione.

sabato 2 novembre 2013

IN PROVINCIA DI MB, NUOVA INTERROGAZIONE SU PEDEMONTANA


Dopo gli articoli recenti sulla stampa (che vi mostriamo sotto), sulla annosa questione dell'inutile autostrada pedemontana, il Cons. Provinciale del PD Elio Ghioni (con il quale il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE spesso si confronta) ha presentato l'ennesima interrogazione per cercare di avere risposte in merito.



L'interrogazione del Cons. Prov. Ghioni

PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA: REGIONE LOMBARDIA DISPONIBILE AD ASSICURARE IL GRADO DI TUTELA REGIONALE ALLA BRUGHIERA


Il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, cui Sinistra e Ambiente aderisce con un ruolo attivo, s'è incontrato in Regione Lombardia con funzionari tecnici e componenti della segreteria di Claudia Terzi, Assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile.
Pubblichiamo il report di tale incontro, dove si evincono delle novità.