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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 29 novembre 2014

SULL'AGGREGAZIONE BEA-CEM E SUL FORNO INCENERITORE DI DESIO


Nel Consiglio Comunale di Meda del 27/11/014 si è trattato il tema del progetto di aggregazione tra Brianza Energia Ambiente (Bea) e Consorzio Est Milano (Cem Ambiente), i due soggetti che si occupano di rifiuti. Il comune di Meda, ricordiamolo è socio di BEA al 7,34%.
Il primo passaggio contemplato nel progetto di fusione è l'emissione ex novo e il successivo acquisto incrociato di un pacchetto di azioni per un valore di 750.000 euro per cui BEA si troverebbe a possedere il 4,97% del capitale di CEM e CEM il 4,76% del capitale di BEA.
Dopo tale operazione e entro la data del 31-12-2016, le due società dovranno dare applicazione al Piano di Aggregazione e Sviluppo (vedi a fondo post l'allegato), potranno anticipare la fusione o potranno decidere, anche separatamente, la chiusura di tale procedimento.

Insomma, all'apparenza in Consiglio ci si doveva occupare di una mera delibera per autorizzare un aumento di capitale per BEA finalizzato all'acquisto di azioni CEM.
Come ambientalisti, non potevamo però esimerci dal rimarcare alcune riflessioni e valutazioni rispetto all'intero panorama sia dell'aggregazione sia sulle preoccupazioni concernenti le politiche di BEA per il FORNO INCENERITORE DI DESIO.

Ora, è per noi un fattore positivo che si cerchi di costruire un nuovo soggetto PUBBLICO che gestisca il ciclo dei rifiuti. Un ciclo delicato e complicato, in cui il controllo pubblico è per noi essenziale per poter decidere il piano industriale, le tipologie e le priorità d'investimento. 
Un controllo pubblico che non deve essere evidentemente spartizione di cariche ma deve consentire l'efficenza e la rispondenza a criteri di trasparenza e dove deve pesare anche la componente sociale e ambientale e non solo quella economica.

E qui sta il punto.
L'attuale piano industriale di BEA (ce ne siamo occupati qui) non contlempa un'indicazione chiara che porti in tempi ragionevoli alla dismissione della tecnologia d'incenerimento e alla chiusura del forno di Desio, soppiantandolo con altre tecnologie che consentano il recupero spinto del rifiuto
Non la contlempa perchè non accantona risorse economiche utili al "decommising" del forno ma solo per generici studi affidati a terzi (al Politecnico ma non a altre esperienze avanzate).
Non è la stessa cosa di un accantonamento di fondi SPECIFICO, MIRATO e FINALIZZATO.
La fusione BEA-CEM, se arriverà a compimento, porterà alla costituzione di una realtà nuova in grado di erogare il servizio integrato di gestione dei rifiuti su 60 comuni (+ 2 che a breve entreranno) per un totale di 750.000 abitanti e la bellezza di 372.000 t/anno di rifiuti attualmente trattati.
Anche ipotizzando che si centri l'obiettivo di una raccolta differenziata pari all'80% (vedi piano), secondo le stime in progressione del gruppo di lavoro dello stesso Pd provinciale, resterebbe una quantità di rifiuto residuo pari a circa 67.000 t/anno, più che sufficiente a portare alla saturazione il forno inceneritore di Desio per gli anni futuri.
Con questo quantitativo, si coprirebbe la differenza tra i rifiuti inceneriti (attualmente in prevalenza provenienti dal bacino d'utenza di BEA ma con volumi inferiori alle capacità di trattamento massime del forno) e la capacità d'incenerimento autorizzata pari a più di 90.000 t/anno (276 t/giorno).
Una condizione che garantirebbe un volume costante e certo di "carburante" per l'inceneritore di Desio.
Una condizione per cui l'incenerimento rischia di confermarsi come una scelta perenne.

Per questo, come ambientalisti oggi come in occasione della passata discussione in CC, (vedi qui e anche qui) continuiamo quindi  a chiedere che nel piano industriale sia definito chiaramente l'obiettivo del superamento e dell'accantonamento dell'incenerimento, con l'implementazione di nuove tecnologie.
Una richiesta che può essere portata dai Sindaci o loro delegati (se ne hanno la volontà politica) nell'assemblea dei soci BEA in vista di un nuovo piano industriale per la nuova realtà che nascerà dalla fusione.

Per la ragione semplice che l'argomento dovrà di nuovo essere preso in esame, al compimento della fusione, in Consiglio Comunale, il nostro rappresentante Colombo, ha evidenziato la necessità che questo argomento sia trattato con i dovuti gradi di approfondimento in sede di deputata commissione, invitando PER TEMPO a relazionare non solo i vertici di BEA ma anche enti indipendenti che hanno prodotto studi sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Brianza quali, ad esempio, la Scuola di Agraria di MB.

Di questa complicata partita si deve prendere consapevolezza completa oltretutto considerando che in molti comuni del Bacino BEA, sulla raccolta rifiuti operano altri operatori (GELSIA e ECONORD), con politiche gestionali differenti.
A Meda, in particolare, la raccolta  è appaltata a ECONORD che gestisce la piattaforma ecologica di Lentate al servizio anche di Meda e con un contratto che scadrà nel 2016.

Le variabili sono molte e per Sinistra e Ambiente, la giunta di Caimi non può proporre sempre e solo un metodo di lavoro "last minute" su decisioni immodificabili dell'esecutivo.

Dopo aver esplicitato e argomentato quanto sopra, il nostro voto sull'OdG specifico in CC è stato di astensione.



Per approfondire: il documento tecnico sulle capacità autorizzate per l'impianto di Desio.



Sulla stampa:





INSIEME IN RETE: RASSEGNA STAMPA SULLE NOSTRE COMUNICAZIONI SULLA PEDEMONTANA


Dopo la conferenza stampa di Insieme in Rete del 24-11-014, alcuni siti e blog e alcune testate giornalistiche hanno ripreso le nostre comunicazioni.
Vi proponiamo una breve rassegna degli articoli usciti sui siti/blog e sulle varie testate. 
La aggiorneremo ad ulteriori uscite.



Dal sito QuiBrianza del 25-11-014
Da MBNews del 26-11-014
Dal Corriere della Sera pagina della provincia di MB del 27-11-014
Il Cittadino del 29-11-014

Il Giornale di Seregno del 02-12-014


martedì 25 novembre 2014

INSIEME IN RETE HA INCONTRATO A.R.P.A E C.A.L


da sx: Del Pero, Butti, Colombo e Corbetta
Il 24-11-014, presso il Centro Visite del Bosco delle Querce a Seveso, s'è tenuta la conferenza stampa promossa ed organizzata da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE sugli aggiornamenti concernenti l'infrastruttura autostradale pedemontana.
Con i rappresentanti di Insieme in Rete Gianni Del Pero e Alberto Colombo, al tavolo dei relatori erano presenti il Sindaco di Seveso Paolo Butti e il Consigliere Regionale Gianmarco Corbetta.
Le comunicazioni di Insieme in Rete erano centrate sugli aspetti degli incontri del coordinamento ambientalista con ARPA e con Concessioni Autostradali Lombarde (CAL).

In particolare si sono riportate informazioni sul ruolo di ARPA, sulla caratterizzazione dei suoli contaminati da TCDD e sui contenuti del rapporto della Commissione di Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ove vengono segnalate alcune mancate ottemperanze alle prescrizioni CIPE per la Tratta B1.

Alla conferenza stampa erano presenti anche Rosella Rivolta, Sindaco di Lentate Sul Seveso, Giuliano Soldà, Sindaco di Bovisio Masciago e l'Assessore Luca Vaghi per il Comune di Cesano Maderno.

I dettagli sono esplicitati nel comunicato di Insieme in Rete che proponiamo unitamente al corposo materiale relativo alle mancate rispondenze delle prescrizioni CIPE per la tratta B1 e ai dettagli sulle analisi di ARPA del 2008/09.

sabato 22 novembre 2014

UN CONSIGLIO COMUNALE SULLA PEDEMONTANA, LO CHIEDONO ALCUNI CONSIGLIERI


Venerdì 22-11-014, è stata protocollata la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale sulla Pedemontana.
La richiesta è stata formulata ai sensi dell'art 21 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, laddove è prevista la facoltà dei Consiglieri, almeno 1/5, di richiedere un Consiglio su argomenti specifici da loro considerati degni di essere discussi nell'assise.

La richiesta porta la firma di 5 consiglieri, tra i quali anche quello di Sinistra e Ambiente. Una composizione come si può notare, trasversale su di un testo di richiesta condiviso, con il preciso obiettivo che il tema venga seriamente affrontato nell'assise istituzionale.

Sinistra e Ambiente, per parte sua, ritiene infatti, non più ISTITUZIONALMENTE rimandabile una approfondita informazione ed un confronto nel merito di tutte le criticità connesse all'infrastruttura.

MEDA: PERCHE' IL PAES NON CI CONVINCE


Nel Consiglio Comunale del 20-11-014 s'è discusso del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) che è stato approvato con i voti di Pd e Lista Buraschi, l'astensione di Meda per Tutti (la Lega ha abbandonato l'aula).
Sinistra e Ambiente ha deciso di non partecipare alla votazione.
Le motivazioni le ha illustrate il nostro Consigliere Colombo nelle linee scritte del suo intervento che sotto riportiamo, intervento ripreso anche sommariamente nell'articolo de Il Cittadino (vedi in fondo).
Sulla vicenda PAES avevamo scritto anche qui .

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L'intervento del nostro Consigliere Comunale

Meda 20-11-2014

Il 28-11-2013 con delibera consiliare, veniva approvata l’adesione al PATTO DEI SINDACI.
E’ passato UN ANNO da quella data e, in prossimità della scadenza temporale entro cui va presentare il PIANO d’AZIONE per l’ENERGIA SOSTENIBILE per la riduzione di CO2, l’amministrazione ha inoltrato la documentazione del PAES in Commissione Territorio e Ambiente che l’ha analizzata nel corso di tre incontri.
A tutti non sfuggirà che questo processo è stato attivato “last minute”, con tempi ristretti, a ridosso d’una scadenza non rinviabile, per analisi approfondite atti a consentire proposte d’azione dettagliate per il PAES da parte dei componenti della Commissione.
Una tempistica più ampia avrebbe consentito incontri CONGIUNTI anche con l’assessorato al Bilancio, utili a misurare volontà e spazi per gli stanziamenti economici POSSIBILI per sostenere l’effettiva CONCRETIZZAZIONE delle azioni previste nel PAES.
IL TEMPO PER FARLO, dal 28-11-2013, C’ERA.
E’ evidente che con questa premesse e questa situazione, saggezza suggerirebbe di evitare perlomeno dichiarazioni “glorificanti”.

Purtroppo questo non è stato il solo ostacolo.
L’elaborazione del PAES, affidata come noto ad una società esterna ha mostrato quelle che non esitiamo a definire lacune metodologiche.
Sin dal primo incontro della Commissione Ter. e Amb, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha evidenziato come la documentazione del piano ricalcasse, a volte troppo fedelmente, quello presentato nel Comune di Borgomanero, tanto dal riproporre in alcune schede, iniziative là tenutesi e dati riguardanti quel Comune e non quello di Meda.
Ce ne siamo accorti perché il gruppo di Sinistra e Ambiente ha fatto una lettura attenta del documento, che invece evidentemente altri soggetti deputati non hanno fatto PRIMA di portare quel documento in Commissione.
Insomma era difficile lavorare su materiale con tali refusi e sulla versione iniziale, abbiamo chiesto una sostanziale e robusta riscrittura.
La situazione s’è parzialmente riproposta nella seconda seduta, dove ancora la documentazione presentava richiami inappropriati al documento di Borgomanero.


Sinistra e Ambiente, nonostante le critiche avanzate, non s’è però sottratta ad un ruolo attivo e ha formulato proposte e richieste.
Lo ha fatto SENZA ALCUN PREGIUDIZIO, con un’analisi NEL MERITO del documento.
lo ha fatto soprattutto chiedendo e proponendo che si definisse un maggior dettaglio nelle schede delle azioni da intraprendere da qui al 2020 per evitare che il PAES resti, come molti altri piani, una PURA DICHIARAZIONE d’INTENTI.
In particolare abbiamo proposto:

  • una maggior definizione per stanziamenti economici dell’amministrazione (quelli EFFETTIVI, escludendo quelli ipotizzati per la partecipazione a bandi il cui esito è evidentemente non garantito) più corposi risultando quelli previsti su 5 anni (sino al 2020) a nostro avviso insufficienti.
  • l’indicazione di DATE per interventi d’istallazione di uno o più impianti fotovoltaici, in aggiunta agli esistenti, su edifici pubblici.
  • un chiaro impegno e una data per una nuova CASA DELL’ACQUA con relativo stanziamento (cifra questa abbordabile – 6500 euro- con convenzione con BRIANZACQUE)
  • un minimo crono programma d’intervento sulla sostituzione dei restanti semafori a lampada con quelli a led e sulla sostituzione dei punti luce dell’illuminazione pubblica con tecnologia a led
  • l’implementazione di una scheda per identificare azioni atte all’incremento della quota di raccolta differenziata
  • l’identificazione dei possibili incentivi fatti a base di sgravi fiscali su IMU e TASI per gli interventi di recupero energetico sulle abitazioni di privati
  • una temporizzazione di massima degli interventi da effettuare per il recupero energetico degli edifici comunali (bandi certi)
  • l’ampliamento della ZTL, attualmente prevista solo in pza Vittorio Veneto
  • la certezza d’uno stanziamento per PISTE CICLABILI (Meda è in una situazione IMBARAZZANTE in termini di km realizzati) SENZA RIMANDARE IL TUTTO ALL’ATTESA DEI FONDI DI PEDEMONTANA oltretutto con un incomprensibile richiamo alla greenway che non passa da Meda (la parte progettuale PIU’ VICINA e localizzata a Cesano, Bovisio Masciago, Limbiate e Ceriano Laghetto). Ai fondi di Pedemontana E’ LEGATA la realizzazione dei due progetti LOCALI di Compensazione ambientale (n15) con all’interno una ciclabile.
  • un attività finanziata (sarebbe una cifra decisamente sostenibile) per pubblicizzare il sito sul Patto dei Sindaci e lo sportello Green Point affinchè possano essere realmente conosciuti e operativi
Il risultato finale elaborato non ha implementato quanto sopra esplicitato ed è, purtroppo, per noi inadeguato, lontano dalle nostre aspettative e corre il rischia di configurarsi come un PAES d’obbligo, fatto di fretta, in vista della scadenza ravvicinata e obbligatoria per la presentazione.
Ma per noi ambientalisti, il PAES è e deve essere cosa seria, dove anche l’amministrazione comunale deve impegnare sue risorse, non solo con partecipazione a bandi di terzi.
Certo, il PAES è per sua natura un piano modificabile nel tempo.
Bene, proprio su questo verificheremo quale sarà l’atteggiamento futuro effettivo dell’amministrazione e se nei previsti momenti di verifica e monitoraggio l’esecutivo si ricorderà e terrà conto anche dei nostri suggerimenti e soprattutto se le previsioni verranno trasformate o meno in certezze.
Così, mentre abbiamo votato a favore dell’adesione al Patto dei Sindaci perché come ambientalisti ne condividiamo le finalità, ora ci risulta difficile sostenere convintamente il collegato piano d’azione perché contiene troppi punti d’incertezza e ha prospettive d’impegno a nostro avviso labili.
Per tutte le criticità prima evidenziate, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha deciso di non partecipare alla votazione sul documento PAES.


Sinistra e Ambiente e il suo gruppo consiliare.

venerdì 21 novembre 2014

UNA BUONA NOTIZIA DA LISSONE


In passato, ci eravamo occupati qui della vicenda riguardante un ambito di trasformazione nel Comune di Lissone denominato AT7 che avrebbe comportato l'edificazione su di un'area verde per un volume edificabile pari a 72.520mc suddivisi su due lotti, a destinazione residenziale e terziario, con 4 edifici di 10 piani (altezza 32mt) sul lotto A e 6 edifici a 4 piani più due torri di 10 piani sul lotto B.
Una vera e propria colata di cemento.
In data 02/12/013, il Consiglio Comunale di Lissone, a maggioranza, aveva coraggiosamente dato mandato alla Giunta di Concetta Monguzzi di stralciare dal PGT questo progetto non approvandolo.
Lo aveva fatto sulla base di una proposta di Delibera dell'Assessore al Territorio con delega all'Urbanistica, Maria Rosa Corigliano.
La delibera prendeva in considerazione le linee d'indirizzo della variante al PGT, le indicazioni del PTCP provinciale e l' osservazione (elaborata in seno al coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP) presentata dal WWF LOMBARDIA e dal circolo A. LANGER di LEGAMBIENTE MONZA.
La società che aveva presentato il progetto aveva fatto ricorso al TAR.
Bene, possiamo dare una buona notizia.

Lo scorso 6 novembre 2014 il TAR della Lombardia ha respinto il ricorso presentato da Sofim Società Finanziaria S.p.a., Impresa Edile Fratelli Faletra S.r.l. e Pierluigi Bresciani, contro il Comune di Lissone.

giovedì 20 novembre 2014

INSIEME IN RETE SU MARONI E LA PEDEMONTANA


Il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE, a seguire l'incontro dei Sindaci della Tratta B2 con il Presidente di Regione Lombardia Maroni, ha trasmesso i propri commenti in merito alla giornalista di MB News Giulia Santambrogio che li ha ripresi in un articolo sul giornale online della provincia di Mb.
L'articolo di MB News potete leggerlo cliccando qui .
Sotto, il testo integrale dei commenti di Insieme in Rete.


lunedì 10 novembre 2014

"IMPRECISIONI" NELLA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE DI SINISTRA E AMBIENTE SULLA TANGENZIALINA A MEDA SUD


E' pervenuta, anche in questo caso "last minute" (06-11-014) cioè alla fine dei termini previsti dal regolamento comunale, la risposta dell'assessore Buraschi all'interrogazione formulata da Sinistra e Ambiente relativamente alla "tangenzialina di Meda Sud" - viabilità accessoria e complementare all'autostrada Pedemontana.

Una risposta che contiene molte imprecisioni.

A partire dal tentativo di far credere che si sia discusso e analizzato le opere complementari in Commissione Consiliare Territorio e Ambiente. La realtà è, purtroppo, differente visto che attendono ancora una risposta le sollecitazioni del nostro Consigliere Comunale, che è anche Presidente della Commissione, al Sindaco ed all’Assessore affinchè si rendano disponibili, in quella sede, a dettagliare e ad esaminare congiuntamente ai componenti della Commissione i progetti di opere complementari locali (compresa dunque la tangenzialina).

Contrariamente a quanto scrive l'Assessore Buraschi, non ci risulta che la proposta avanzata dall'Associazione Cittadini Quartiere Polo e dal Centro Promozione Brianza comporti la rinuncia alla realizzazione dello scavalcamento della linea FS Milano Chiasso e alla riqualificazione di Via Vignazzola, considerato che la proposta in oggetto non contempla l'eliminazione di tali previsioni progettuali.

Nella risposta, si parla di "progetto esecutivo di pedemontana". Un progetto "esecutivo" che però formalmente ancora non c'è, tant'è che nè la soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) nè Concessioni Autostradali Lombarde (CAL) lo definisco in tal modo, visto che le fasi di validazione ancora non sono state nè completate nè ufficializzate, e per alcuni contenuti neppure la progettazione "esecutiva" in quanto tale è stata elaborata (vedi, per l’appunto, gli aspetti della viabilità medese).
Ciò significa che esistono ancora spazi di confronto con APL sulla configurazione delle opere di viabilità accessoria e complementare, come del resto dimostrato dal tavolo tecnico tra i Comuni di Meda e Seveso con APL, al quale Meda ha chiesto una modifica all'accesso allo svincolo di Pedemontana di Meda, con l'aggiunta di una rotonda, all’interno del Parco Naturale del Bosco delle Querce ed in una zona dove ancora non è stata effettuata nessuna analisi del livello di contaminazione da Diossina TCDD. Il cosiddetto "miglioramento" dello svincolo, definito nel 2012, cui accenna l'Assessore aveva ed ha invece lo scopo di non intaccare il perimetro del Bosco delle Querce, non prevedeva tale modifica ed è stato il prodotto di un’attività intensa dei gruppi e delle associazioni ambientaliste.

Sinistra e Ambiente ha la conoscenza che le aree verdi su cui è previsto il transito della tangenzialina hanno gradi di tutela nel PTCP (l'abbiamo proprio evidenziato nella nostra interrogazione) e proprio per questo motivo, spezzarne la continuità con NUOVA VIABILITA' non può che essere un fattore negativo che non può essere ignorato o sminuito solo per il fatto che il vicino PLIS Brianza Centrale risulta essere "peraltro già attraversato da altre strade e collegamenti". Vero, ma queste strade e collegamenti erano preesistenti alla creazione del PLIS, la tangenzialina è strada “AGGIUNTIVA”.

Nel calderone delle “imprecisioni” o “maleinformazioni” evidenziamo il passaggio relativo alla richiesta di accorpamento dei territori di Brughiera al Parco Regionale delle Groane (che Sinistra e Ambiente aderente al Comitato per il Parco Regionale della Brughiera ha promosso direttamente, caldeggiando da tempo azioni concrete da parte della “nuova” amministrazione) con l'idea di chiedere l'ampliamento del PLIS Brianza Centrale alle aree verdi di Meda Sud.
Il Parco della Brughiera, che noi auspichiamo, ha rango Regionale mentre il Brianza Centrale è Parco Sovraccomunale, quindi non vi sarebbe alcun conflitto, anche per il fatto che le aree di Meda interessate sono contigue Plis Brianza Centrale e non alla Brughiera.
E’ pertanto al PLIS BRIANZA CENTRALE che quest’ultime aree libere di Meda Sud vanno accorpate, con un atto di richiesta e disponibilità in tal senso da parte dell’Amministrazione medese.

giovedì 6 novembre 2014

NUOVA "FIDUCIA" DI RENZI SULLO "SBLOCCA CEMENTO"

Ecco, ci siamo, uno dei PEGGIORI decreti del governo di Renzi, lo "Sblocca Italia" o meglio, il Rottama Italia o Sblocca Cemento come è più appropriato definirlo, è passato anche al Senato con il solito "voto di fiducia" per evitare qualsivoglia tentativo di modifica e per garantirela sua approvazione entro l'11-11-014.Un decreto che contribuirà sicuramente ad ulteriore consumo di suolo e a peggiorare la situazione ambientale del paese.
C’è fiducia nel «Rottama Italia»

Sblocca Italia. Via libera del Senato a cemento, trivellazioni e concessioni autostradali. M5S: «Decreto approvato con omissis». Sel: «Esautorato il parlamento»
I senatori di Sel espongono lo striscione del movimento "No Triv"




Fida­tevi di lui per­chè sbloc­cherà l’Italia. Quando la mini­stra per i rap­porti per il par­la­mento Maria Elena Boschi ha cer­ti­fi­cato la nuova richie­sta di fidu­cia del governo al Senato sul decreto del cemento, delle tri­vel­la­zioni e delle con­ces­sioni auto­stra­dali ai mono­po­li­sti del set­tore — lo «Sblocca Ita­lia» ribat­tez­zato «Rot­tama Ita­lia» da Altre­co­no­mia nel pam­phlet sca­ri­ca­bile online — ieri l’opposizione è esplosa. Senza avere biso­gno di riforme costi­tu­zio­nali, l’esecutivo Renzi eser­cita i suoi poteri di ecce­zione. La scusa è data dalla sca­denza del decreto pre­vi­sta per l’11 novem­bre. Nei fatti è l’anticipazione dei poteri com­mis­sa­riali che lo Sblocca Ita­lia pre­vede per met­tere il turbo alle grandi opere e negare i poteri di con­trat­ta­zione degli enti locali e delle comu­nità inte­res­sate alla tutela del ter­ri­to­rio e del patri­mo­nio e a un loro svi­luppo diverso. Risul­tato: il par­la­mento è stato esau­to­rato, l’opposizione messa a tacere, men­tre è stata posta la fidu­cia su un prov­ve­di­mento dove ci sono degli omissis.
La denun­cia è del sena­tore del Movi­mento 5 Stelle Luigi Gaetti secondo il quale «la mag­gio­ranza ha pre­sen­tato nello Sblocca Ita­lia la richie­sta di appro­vare una con­ven­zione sulle con­ces­sioni auto­stra­dali i cui docu­menti, gli schemi di con­ven­zione con i fondi stan­ziati sono stati secre­tati». In que­sto modo, il Senato è stato chia­mato «a espri­mersi su mate­rie che nep­pure il governo cono­sce, a sca­tola chiusa, pren­dere o lasciare». «Il governo, con lo Sblocca Ita­lia, rin­nova le con­ces­sioni auto­stra­dali senza indi­care per quale numero di anni. A meno che »due pun­tini« vogliano signi­fi­care un numero. Lo fa senza una gara, e que­sto è un regalo a chi quelle con­ces­sioni già le pos­siede, per­pe­tuando il regalo fatto già dal governo Ber­lu­sconi. La per­cen­tuale di gua­da­gno per lo Stato, sui pro­venti netti dei pedaggi, sarà solo del 2,4%».
Per le oppo­si­zioni «è un regalo al gruppo Gavio che ha in con­ces­sione diverse tratte auto­stra­dali del Nord Ita­lia» Il sena­tore M5S Ser­gio Puglia si è sdra­iato sui ban­chi del governo con le mani spor­che di inchio­stro. Alla fine della bagarre i Cin­que Stelle sono stati defe­riti. Era dal 1992 che i sena­tori non vota­vano una fidu­cia dal loro banco. La seduta è stata sospesa, per poi ripren­dere poco dopo. «Un intero ramo del par­la­mento è stato total­mente esau­to­rato» ha detto il capo­gruppo M5S Alberto Airola che ha accu­sato il pre­si­dente del Senato Piero Grasso «di gestione incom­pe­tente dell’aula» nella discus­sione avve­nuta nella mat­ti­nata di ieri. La rispo­sta del Par­tito Demo­cra­tico non si è fatta atten­dere. «L’atteggiamento dei Cin­que Stelle è inqua­li­fi­ca­bile, hanno impe­dito di votare la fidu­cia, un atto che ha con­no­tati squa­dri­stici, per­chè lo stanno facendo fisi­ca­mente». Que­sto è il parere del sena­tore Pd Miguel Gotor. secondo il quale i Cin­que Stelle avreb­bero impe­dito «l’esercizio della demo­cra­zia parlamentare».
Si sono fatti sen­tire i sena­tori di Sini­stra Eco­lo­gia e Libertà che hanno denun­ciato con eguale forza il «regalo ai con­ces­sio­nari delle auto­strade». «La pro­roga per le con­ces­sioni senza gara — ha detto Arturo Scotto — è un gio­chino che costerà all’Italia un’infrazione da parte dell’Unione Euro­pea per­chè è una norma che non rispetta il diritto comu­ni­ta­rio, non rispetta il mer­cato e nem­meno i con­su­ma­tori». Que­sto non è l’unico aspetto del cor­redo degli orrori con­te­nuto nello «Sblocca Ita­lia». Ci sono le tri­vel­la­zioni per il petro­lio auto­riz­zate in tutti gli angoli, e i mari, del paese. Un prov­ve­di­mento con­tro il quale si batte il coor­di­na­mento No Triv. Prima della sospen­sione della seduta, i sena­tori di Sel hanno fatto un blitz ed espo­sto uno stri­scione sim­bolo del movi­mento «No Triv».
«Con il Jobs Act e que­sto decreto Sblocca Ita­lia il governo state di fatto facendo carta strac­cia dei diritti e state sven­dendo il paese — ha gri­dato Lore­dana De Petris (Sel) — Invece di sal­va­guar­dare ambiente e ter­ri­to­rio, con que­sto testo state con­ti­nuando a distrug­gere l’Italia, oltre a quello che vi siete inven­tati con i rifiuti, tra disca­ri­che e ince­ne­ri­tori senza senso». Rea­zioni for­tis­sime che tra­du­cono le ten­sioni pro­dotte dalla deci­sione del governo di pro­ce­dere spe­dito sulla sua strada. In que­sto qua­dro andrebbe spie­gata la deci­sione di Renzi di non recarsi domani a Bagnoli, con­tra­ria­mente a quanto annun­ciato, anche per evi­tare di affron­tare una dura con­te­sta­zione. La com­mis­sione ambiente del Senato ha infine appro­vato un odg che impe­gna il governo a bloc­care le tri­vel­la­zioni nel canale di Sici­lia. Quella appro­vata ieri con 157 voti è la 29° fidu­cia accor­data al governo Renzi.

Intanto, mentre si pensa a rilanciare LA CEMENTIFICAZIONE, 
questo è lo stato del PAESE REALE:

 

martedì 4 novembre 2014

IL 9-11-014 AL PARCO SPINA VERDE


DOMENICA 9 NOVEMBRE 2014
AL PARCO SPINA VERDE
CON RITROVO ALLE ORE 8,30 A PARE' (CO)
PRESSO IL PARCHEGGIO DI VIA PISQUIREI.
CURATA DA: COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA. 


Parco Regionale Spina Verde:
un percorso nella geologia
un tuffo nella Storia a 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale

Nuova uscita de "Le Stagioni del Parco 2014"
  • ore 8.45 partenza dal parcheggio del Parco in via Pisquirei a Parè.
  • salita all'area umida di Parè con visita del biotopo, sconfinamento in Svizzera per visita del punto più a sud della Confederazione Elvetica, rientro sul percorso in territorio italiano (portarsi la CARTA DI IDENTITÀ' non scaduta!).
  • ripartenza verso Sorgenti del Seveso con visita (con assaggio dell'acqua della sorgente).
  • ripartenza verso Fortino della Prima Guerra Mondiale con visita e spiegazione.
  • Abbeveratoio della Prima  Guerra Mondiale
  • Salita al punto panoramico di Pin Umbrela che abbiamo recentemente riqualificato con un bellissimo balcone panoramico.
  • visita alle trincee in galleria del Pin Umbrela che il Parco ha riqualificato e messo in sicurezza lo scorso anno (portare torcia).
  • discesa al balcone panoramico del Monte Sasso
  • discesa e visita alle Trincee della Majocca (postazioni in bunker e galleria) riqualificato lo scorso anno.
  • rientro verso Chiesa di San Rocco (Cavallasca) e possibilità di rinfresco a prezzo concordato ore 13.00 circa presso il centro polifunzionale del Parco.
  • ore 14.30 ripartenza verso parcheggio di Parè
  • ore 15.00 parcheggio di Parè e chiusura giornata. Chi non si può fermare per l'eventuale rinfresco potrà avviarsi al parcheggio delle auto senza aspettare il resto del gruppo.
L'escursione sarà coordinata e guidata con l'aiuto delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del Parco.

Per informazioni sul Parco Spina Verde visita il seguente Link:PARCO SPINA VERDE