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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

domenica 10 marzo 2024

OSSERVATORIO SULLA BONIFICA DA DIOSSINA: IL COMUNICATO DEGLI AMBIENTALISTI PRESENTI ALL'INCONTRO DEL 5-3-2024

 
Dopo l'accettazione da parte dei sindaci della tratta B2 di Pedemontana della richiesta dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche per costituire un Osservatorio collegiale di monitoraggio della Bonifica da Diossina nelle aree contaminate che si trovano lungo il tracciato dell'autostrada, il coordinatore delle amministrazioni e sindaco di Cesano Gianpiero Bocca ha coinvolto la soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e ARPA Lombardia e tra tutti questi soggetti s'è tenuto il 5-3-024 un incontro presso la sede milanese di ARPA.

I gruppi ambientalisti presenti a questa assise hanno elaborato un comunicato sia per dare notizia dei contenuti di questo primo confronto sia per spiegare le motivazioni per cui ritengono importante essere presenti nell'Osservatorio.

OSSERVATORIO SULLA BONIFICA DA DIOSSINA: 
LE VALUTAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI

Il 5-3-024 s’è tenuto presso la sede milanese di ARPA Lombardia, un incontro preliminare alla costituzione dell’Osservatorio collegiale di monitoraggio delle attività di bonifica da Diossina nelle aree interferite dall’autostrada Pedemontana.
Si sta così concretizzando la richiesta avanzata da Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente di Bovisio e Cittadini per Lentate, accolta dagli amministratori della tratta B2 coordinati dal sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca che a loro volta hanno operato per coinvolgere la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e l’ARPA Lombardia.
Quella del 5 marzo 2024 è stata un’assise con numerose presenze: il Direttore di ARPA Calogero Trizzino con la responsabile del Dipartimento Bonifiche di Milano e Monza Brianza  dott.sa Beatrice Melillo; il coordinatore dei sindaci della tratta B2 Gianpiero Bocca; la sindaca di Seveso Alessia Borroni con il suo staff tecnico; il Direttore Generale di Pedemontana Sabato Fusco con i suoi responsabili tecnici e il suo ufficio comunicazioni;  i rappresentanti di Pedelombarda Nuova, Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) tra Webuilt e Pizzarotti che dovrà attuare la Bonifica e il completamento dell’autostrada.
Come gruppi della Tratta B2, firmatari dell’istanza, eravamo presenti al completo con una nutrita delegazione.
È stato il primo passo di un confronto tra i soggetti interessati alla Bonifica, verso la costituzione di una assise che ne consenta il monitoraggio.
E’ emersa la disponibilità di ARPA, organismo supervisore e certificatore, di condividere dati e risultati delle attività di analisi e di collaudo che le competono.

E’ stata espressa da più soggetti la volontà di realizzare incontri periodici la cui cadenza sia strettamente correlata con l’avanzamento della bonifica e iniziative informative sul territorio.
Se ARPA ha voluto essere sede del primo incontro, dalla sindaca di Seveso è venuto l’invito, subito accettato, di ospitare gli altri momenti di lavoro presso il Centro Visite del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, luogo di alto valore simbolico.
Tenere sotto osservazione costante le attività della bonifica in questo contesto, permetterà di significare la contraddizione aperta: l’autostrada sbancherà una porzione del Bosco riducendolo di 2 ettari e la decontaminazione non sarà propedeutica, come lo fu nel passato, a plasmare un nuovo Bosco delle Querce bensì a una sua riduzione. L’intera bonifica sarà utile solo per realizzare un nastro d’asfalto che comprometterà aree verdi libere con occupazione di suolo, distruzione della naturalità e limitazione dello spazio vitale per la fauna selvatica.
Per questo ennesimo sacrificio imposto al territorio da un modello di sviluppo anacronistico che non condividiamo, abbiamo deciso di seguire con attenzione la bonifica per verificarne la corretta attuazione.
Nel corso dell’incontro l’ing. Fusco ha riconosciuto che i gruppi ambientalisti presenti hanno sempre tenuto il faro acceso sul rischio diossina.
Lo facciamo tuttora, con la consapevolezza di una bonifica non priva di rischi, delicata per delle comunità che sono fragili avendo già pesantemente subito e pagato a causa del disastro della Diossina dell’Icmesa.
In continuità con il nostro lavoro di raccolta e diffusione d’informazioni e di azioni per sensibilizzare sulle criticità e sull’impatto di un’autostrada che giudichiamo insostenibile, abbiamo deciso di assumerci un compito certamente non facile per dare l’ennesimo nostro contributo, sempre con l’obiettivo di tutelare l’ambiente, il territorio e la salute dei cittadini.
In questo Osservatorio in cui abbiamo chiesto d’essere inclusi, il criterio fondamentale dovrà essere la trasparenza accompagnata da adeguata comunicazione alla comunità con momenti pubblici, riservandoci comunque il giudizio e la verifica sull’attuazione di quanto previsto nel Piano di Bonifica e sull’ottemperanza delle normative.

8/03/20

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana

Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda,
Legambiente Seveso,
Seveso Futura,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio,
Comitato Ambiente di Bovisio,
Cittadini per Lentate

sabato 9 marzo 2024

LA RISPOSTA DI REGIONE LOMBARDIA ALL'INTERROGAZIONE DI AVS SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI DI PEDEMONTANA

É arrivata dall'Assessorato Regionale a Infrastrutture e Opere Pubbliche di Claudia Terzi, la risposta all'interrogazione del Consigliere Onorio Rosati di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana (AVS) che dopo un'interlocuzione con i gruppi Ambientalisti aveva chiesto, lo stato realizzativo delle Compensazioni Ambientali sulle tratte di Pedemontana (A e B1+tangenziali di Como e Varese) già in esercizio nonchè l'elenco di quelle previste per le tratte B2 e C.
Nella risposta, l'assessorato regionale cerca di far notare "un rilevante avanzamento delle attività che hanno garantito la quasi totalità di realizzazione degli interventi" .

Scorrendo la tabella, si nota però una realtà non proprio in linea con quanto scritto da Regione Lombardia.
Certamente, rispetto al precedente aggiornamento del giugno 2018, sono stati fatti dei progressi.
Tuttavia dopo ben 9 anni dall'entrata in esercizio delle tratte A, B1 e delle tangenziali di Como e Varese, ancora le Compensazioni Ambientali non sono state completate e per alcune di esse, la realizzazione ha comportato una riduzione rispetto al progetto originale se non addirittura un suo snaturamento.

Cliccare sopra e poi ingrandire per una lettura dettagliata

Ancora in fase di assegnazione di appalto il Progetto Locale (PL44) di Grandate, il PL08 di Fenegrò.
Il PL10 di Bregnano e il PL09 di Lomazzo e Rovellasca  che sono in capo come Misura Compensativa alla progettualità del Parco Lura sono a gara per l'appalto dei lavori.
Appena concluso il progetto esecutivo per il PL12 di Lomazzo, curato dal Parco Groane e con gara in corso per l'appalto dei lavori.
A Fagnano Olona sulla Misura Compensativa MC03, l'amministrazione ha individuato un intervento alternativo dopo l'interruzione dei lavori causato dal fallimento dell'appaltatore e da un contenzioso con un privato.
Completamente snaturato rispetto agli obiettivi iniziali l'ex PL07 a Cislago dove il budget ambientale è stato utilizzato per la riqualificazione del vecchio campo sportivo e di un parco giochi.
Per Lozza dove i lavori di realizzazione sono in corso, i progetti delle Misure Compensative MC41 e MC 41bis sono stati pesantemente cambiati, con rinuncia alle nuove riforestazioni (ne abbiamo scritto qui).
Lavori ancora in corso sui Progetti Locali  a Cassano Magnago (PL01), a Solbiate Olona (PL02), a Mozzate (PL06), a Limido e Turate (PL08), a Grandate (PL44), a Gazzada Schianno (PL40) e anche sulle Misure Compensative (MC) gestite dagli enti Parco locali a Gorla Maggiore (MC04), a Morazzone (MC41) e a Cermenate (MC11).
Risultano conclusi i lavori a Gorla Minore sulla MC05, a Cirimido sul PL08, a Luisago per il PL43, a Vedano Olona per l'MC41.

C'è un evidente e pesante ritardo nella concretizzazione delle Compensazioni Ambientali anche causato da un iter tortuoso e da una scarsa sensibilità sulla necessità di attuare questo parziale e timido tentativo di ricucire un territorio comunque pesantemente compromesso dal passaggio della Pedemontana.

Di tutti gli interventi realizzati, ci riserviamo una verifica di coerenza rispetto al MasterPlan originale.

La risposta all'interrogazione comprendeva anche la scheda con l'elenco dettagliato delle Compensazioni Ambientali previste per le Tratte B2 e C. Molte sono in fase di valutazione e definizione da parte delle Amministrazioni e già Lentate Sul Seveso, Arcore, Biassono, Usmate con Velate hanno esplicitato la volontà
di realizzare progetti alternativi di cui andrebbe verificata la compatibilità con le finalità del MasterPlan.
Solo Barlassina, Meda e Lesmo risultano aver confermato i Progetti Locali e le Misure Compensative originali.
Nell'elenco manca il Comune di Seveso.
Si spera in una svista e sarà nostro compito attuare una verifica.

Sotto il testo completo della risposta con le tabelle sulle Compensazioni Ambientali

mercoledì 28 febbraio 2024

SULLA COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILI DI MEDA C'É ANCORA MOLTO DA FARE

Ci è stata formalizzata la risposta all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili inoltrata il 9 febbraio 2024 dal Consigliere Comunale Marcello Proserpio per conto dei gruppi Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, PD.
Ai precisi quesiti posti, il riscontro ci consente di avere il panorama effettivo dell'iter, delle volontà dell'amministrazione e di fare il punto sulla CER medese, purtroppo ancora nello stadio dei passaggi formali contemplati nella Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Attualmente, la proposta di CER vede l'adesione, quale ente promotore, dell' amministrazione e di 39 cittadini di cui 19 residenti nelle case comunali, con possibilità di ulteriori partecipazioni.
Non è ancora stata definita ne la forma associativa e giuridica ne lo statuto della CER che si doterebbe di un impianto fotovoltaico di produzione d'energia elettrica da realizzare sulla copertura della scuola primaria "A. Diaz" il cui costo stimato non è però quantificato nella risposta data.

Il 27-4-023 il Comune di Meda ha preso parte alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia per i progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili e risulta inserito con N° pratica 4598113 nell'elenco dell'allegato A delle proposte progettuali ritenute meritevoli di accedere alla Fase 2.
Attualmente è ancora in corso la Fase 1 del Bando di Regione Lombardia.
Per accedere alla Fase 2 della Manifestazione di Interesse per la costituzione delle CER, è richiesto a ciascun proponente di redigere entro il 29 febbraio 2024 il Quadro Economico e il Piano Finanziario della CER oggetto di candidatura. Questo consentirà di poter quantificare e suddividere eventuali risorse economiche messe a disposizione da Regione Lombardia per le spese sostenute per interventi sul patrimonio pubblico.
Il Comune di Meda lo farà tramite piattaforma informatica Bandi di Regione Lombardia.

Proprio perchè la promozione e la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabili cittadina fa parte della nostra proposta di amministrazione, è e sarà nostro compito continuare a seguire l'iter della proposta progettuale della CER affinchè la stessa sia coerente con i principi di socialità e ecosostenibilità e si concretizzi quanto prima.
Occorrono certamente altri elementi di conoscenza quali il costo e il contributo regionale per l'impianto fotovoltaico di produzione e la configurazione associativa che si darà alla CER.
Certamente le amministrazioni comunali, tra cui Meda, dovrebbero chiedere un incremento ragguardevole del fondo regionale poichè gli attuali 20 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia, da suddividere sul 2023 e sul 2024, sono una cifra decisamente esigua per avviare un numero significativo di Comunità Energetiche con fonti rinnovabili.
 
I gruppi di Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, Partito Democratico.
 
Sotto, la risposta dell'amministrazione all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili di Meda.
 

giovedì 22 febbraio 2024

IN CONSIGLIO REGIONALE, UNA INTERROGAZIONE DI VERDI E SINISTRA ITALIANA SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI DELLA PEDEMONTANA

Il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana (AVS) con il Consigliere Onorio Rosati, dopo un'adeguata interlocuzione con gli Ambientalisti che da tempo si occupano delle criticità indotte dall'autostrada Pedemontana Lombarda, ha presentato in Consiglio Regionale una interrogazione con risposta scritta sulle Compensazioni Ambientali che riguardano l'infrastruttura.

Con la Deliberazione n° X/677 del 14 aprile 2015, il Consiglio Regionale approvava una Mozione nel cui testo era formalizzata l'attivazione di un monitoraggio con cadenza trimestrale sullo stato di avanzamento  delle Compensazioni Ambientali.
Purtroppo la cadenza informativa trimestrale non è mai stata rispettata ne da Regione Lombardia ne dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e solo grazie alla collaborazione tra gli ambientalisti del territorio e i gruppi politici che si sono resi disponibili (M5S, PD e ora AVS) sono state protocollate richieste e solleciti per gli  aggiornamenti, che una volta pervenuti ai gruppi ambientalisti, sono stati pubblicati.
L'ultimo aggiornamento tabellare risale al 2017 cui seguì una risposta ad una interrogazione nel 2018.
Dalle notizie lì riportate e da ulteriori approfondimenti, alcune Compensazioni Ambientali risultavano ridotte o snaturate rispetto a quelle inizialmente previste nel MasterPlan.

L'interrogazione di AVS del 6-2-2024, chiede pertanto la documentazione illustrante lo stato realizzativo delle Compensazioni Ambientali sulle tratte A e B1 della Pedemontana, già in esercizio, nonchè l'elenco dettagliato di quelle previste per le tratte B2 e C, avendo come riferimento il MasterPlan  originale.
Le informazioni che ne deriveranno, saranno utili per continuare ad occuparci di questa inutile ed impattante autostrada, consentendoci di monitorare l'effettiva concretizzazione delle Compensazioni Ambientali.

giovedì 15 febbraio 2024

COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE A MEDA: INTERROGAZIONE DI SINISTRA E AMBIENTE, MEDAPERTA E PARTITO DEMOCRATICO

L'amministrazione medese si era fatta promotrice della costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
Lo aveva fatto accompagnando la proposta con una iniziativa pubblica il 6-12-2022 e con un Consiglio Comunale il 16-3-2023 dove l'intera assise aveva approvato all'unanimità una delibera per l'attivazione della CER, con partecipazione alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Da allora è passato del tempo e la CER ancora non si è concretizzata ne tantomeno si ha notizia di quale sia stato il posizionamento di Meda nella graduatoria regionale per poter passare alla fase 2, quella riservata alle candidature che abbiano superato la soglia minima di ammissibilità con possibilità di accedere a misure di supporto economico per i soli nuovi impianti a fonte rinnovabile di proprietà dei soggetti pubblici della comunità energetica.
La dotazione regionale del supporto, purtroppo decisamente esigua, era pari a 20 Milioni di euro, suddivisi sul 2023 e sul 2024, utilizzabili per l'istallazione e l'avvio di impianti di produzione.

Per questo, Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta e Partito Democratico, il 9-2-2024, hanno protocollato a mezzo del Consigliere Comunale Marcello Proserpio, una interrogazione dove si chiedono risposte sull'iter della CER medese.

mercoledì 7 febbraio 2024

BONIFICA DA DIOSSINA E PEDEMONTANA: ACCETTATA LA PROPOSTA AMBIENTALISTA DI UN OSSERVATORIO COLLEGIALE DI MONITORAGGIO

Legambiente Seveso, Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate e il Comitato Ambiente di Bovisio Masciago, nell'incontro del 13-12-023 con il coordinatore dei sindaci della tratta B2, Gianpiero Bocca, nonché sindaco di Cesano Maderno e con la presenza di Alessia Borroni, sindaco di Seveso e della Dott.ssa Beatrice Melillo, Responsabile del settore Bonifiche di ARPA Lombardia avevano proposto la costituzione di osservatorio collegiale  di monitoraggio delle attività di Bonifica da Diossina sul tracciato di Pedemontana.
Il 2-2-2024, ci è giunta la risposta da parte del coordinatore Bocca, formulata dopo aver interloquito con gli altri sindaci e la stessa soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL).
La proposta dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche è stata giudicata positivamente ed è stato demandato ad APL il compito di concretizzarla.
Ci attendiamo che la configurazione dell'Osservatorio, i principi, gli obiettivi e il metodo di lavoro contemplino la massima trasparenza, il coinvolgimento dei gruppi richiedenti e costituiscano un momento di ascolto e di confronto stabile con ARPA, soggetto indispensabile a questo assise.
Agiremo affinché l'Osservatorio sia un consesso collegiale, con un ruolo degli amministratori e con il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza attiva.
Un’assise ove sia praticata la condivisione continua di informazioni e documenti affinché la delicata attività di Bonifica da Diossina, rispondente a un Piano Operativo (POB) per alcuni aspetti carente e che comunque comporta rischi, sia svolta con la massima attenzione e precauzione.
Da tempo ci opponiamo al completamento dell'autostrada, intervenendo con serietà e preparazione sulle criticità che l'infrastruttura produrrà.
Vogliamo tutelare l'ambiente e la salute della nostra comunità che ha già pagato un prezzo alto con il disastro e il gravissimo danno causato dall’ICMESA-Givaudan La Roche nel 1976.
Questo territorio, dal 1981 al 1984, fu interessato da una bonifica, attuata solo nella zona A, quella con il più alto livello di contaminazione da Diossina.
Su quelle aree, una volta decontaminate, a Memoria futura e a parziale risarcimento, venne poi creato il polmone verde del Bosco delle Querce.
Ora, la Bonifica per Pedemontana sarà invece propedeutica solo al completamento dell’autostrada, un’infrastruttura che comunque continuiamo a osteggiare, considerandola inutile, impattante, insostenibile per la naturalità e non risolutiva per le criticità viabilistiche intercomunali.
Anche per le Compensazioni Ambientali seguiremo e verificheremo l'iter e la loro effettiva implementazione.

07-02-2024 

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana:

Legambiente Seveso,
Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio Masciago,
Cittadini per Lentate,
Comitato Ambiente di Bovisio Masciago


Rassegna stampa:

Articolo di MonzaToday 8-2-024 cliccare sopra

Articolo di MBNews 8-2-024 cliccare sopra

Articolo BrianzaCentrale 7-2-024 cliccare sopra


martedì 6 febbraio 2024

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO A MONZA: L'IPOCRISIA DELLA DESTRA

 
A Monza, la Prefettura ha scelto di aprire un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) collettivo per richiedenti asilo nel quartiere Triante, identificando allo scopo l'edificio di via Monte Oliveto che nel passato ospitava la sede della CGIL.
Il CAS di via Monte Oliveto potrebbe ospitare sino ad un massimo di 100 richiedenti anche se la Prefettura ha assicurato che tale numero non verrà raggiunto poichè la nuova struttura servirà per redistribuire le presenze degli altri centri collettivi e alleviare la pressione. Gli arrivi saranno progressivi.
Come prevedibile, s'è aperta la canea con mirabolanti dichiarazioni da parte degli esponenti della destra locale accompagnate, come da copione, da una raccolta di firme per esprimere contrarietà all'insediamento da parte di alcuni residenti e s'è subito accesa la polemica.
Una polemica a dir poco surreale e per certi versi ridicola che cerca di scaricare le colpe dell'arrivo dei richiedenti asilo sull'amministrazione comunale quando invece la scelta è di esclusiva competenza del Prefetto, emanazione diretta del Ministero degli Interni, ora retto dal Ministro, in quota Lega, Piantedosi.

Eggià, la destra ha scoperto che un numero consistente di richiedenti asilo concentrati nello stesso stabile può essere foriero di problemi e che è preferibile l'accoglienza diffusa.
Avete letto bene.
Eppure si tratta dei gruppi politici di Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia, gli stessi che a livello locale erano entusiasti del loro agire nazionale quando i loro parlamentari e le loro segreterie politiche approvavano nel 2018, il decreto "sicurezza" di Salvini, poi convertito nella legge n°132 del 1 dicembre 2018.
Legge che ha introdotto modifiche peggiorative, accompagnate dalla pesante riduzione dei fondi per gli enti gestori e per i programmi di accoglienza diffusa, rendendo problematica la copertura economica per i piccoli nuclei inseriti in appartamenti sul territorio e impedendo l'offerta di servizi dignitosi alle persone lì ospitate.

É proprio applicando queste normative che la Prefettura di MB ha emesso per il biennio 2024-2026, un bando europeo, con scadenza 12-02-2024per l'affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei richiedenti Protezione internazionale presso i centri (appartamenti di accoglienza diffusa) aventi capacità ricettiva di 50 posti complessivi con corresponsione di una retta giornaliera pro capite pari a 25,61 euro massimi.
L'affidamento per il centro di prima accoglienza collettivo di Monza, con capacità ricettiva teorica fino a 100 posti risulta invece affidato con procedura negoziata per la sua gestione e corresponsione di una retta pro capite al giorno pari a 29,62 euro.
Sono dunque proprio le normative derivanti dal decreto Salvini e la scelta allora fatta di differenziare e ribassare la retta a privilegiare e favorire l'accoglienza collettiva in un unico edificio.
L'attuazione di questa politica a carattere punitivo, oltre a ridurre le rette corrisposte ai gestori, solo parzialmente requilibrate dal successivo ministro del Governo Draghi, Luciana Lamorgese, ha altresì limitato pesantemente la possibilità di offrire e prevedere servizi essenziali di supporto ai richiedenti asilo e reso particolarmente difficoltoso attuare percorsi di apprendimento linguistico e di scolarizzazione e annullando di fatto i programmi mirati di crescita professionale.
Tutte limitazioni che complicano le possibilità di inserimento sociale e lavorativo dei richiedenti asilo accrescendo i sentimenti di rabbia e frustrazione di persone che devono sottostare a lunghissimi tempi di risposta per un titolo di soggiorno.
La destra non perde l'antico l'antico vizio di considerare e additare la presenza dei richiedenti asilo esclusivamente come un problema di ordine pubblico.
É un copione che continuamente si ripete, accompagnato da una intollerabile ipocrisia poichè le difficoltà per una seria e sana gestione di qualità di un'accoglienza diffusa e suddivisa su più Comuni sono proprio state generate da leggi, scelte ed atteggiamenti promulgate dalla destra stessa quando al governo.

Sotto, l'articolo de Il Cittadino del 3-02-024 sulla polemica contro il Centro di prima accoglienza collettivo di via Monte Uliveto a Monza.

martedì 30 gennaio 2024

EX LOMBARDA PETROLI: PER GLI AMBIENTALISTI DELLA PROVINCIA DI MB PRIORITÀ ALLA BONIFICA E AD UN AMPIO PARCO URBANO

In questi ultimi mesi si è tornati a scrivere dell'area ex Lombarda Petroli di Villasanta.
La Lombarda Petroli era una raffineria che terminò la sua attività alla fine degli anni '80.
Il luogo in cui era insediata divenne poi tristemente noto nei giorni tra il 23 e il 27 febbraio del 2010 per la  fuoriuscita di una grande quantità di idrocarburi stoccati nei suoi serbatoi e finiti nel fiume Lambro e nel Po.
Dopo la chiusura dell'azienda ed il suo fallimento, dell'ampia area dismessa se ne è occupato il PGT del Comune di Villasanta.
Proprio sulle previsioni di pianificazione urbanistica sul comparto, si sono levate le polemiche e le contestazioni da parte della curatela fallimentare che vorrebbe ridurre l'area inedificabile verde a 37mila metri quadrati aumentando a 127mila metri quadrati la destinazione d'uso a comparto produttivo.
Il tutto con la necessità di una complicata e costosa bonifica che più soggetti cercano di usare strumentalmente al fine di accontentare chi chiede più superfici edificabili.

Sul tema è intervenuto il Coordinamento Ambientalista "Osservatorio PTCP di MB" - di cui Sinistra e Ambiente fa parte, che ha siglato un comunicato insieme con il Comitato Oasi del Sole di Villasanta


Difendiamo l'area verde di rigenerazione naturale 
nell'ex Lombarda Petroli di Villasanta

Sull’area ex Lombarda Petroli di Villasanta, pari a 150mila metri quadri, da cui si originò nel 2010 uno dei più gravi disastri ambientali in Italia, poi accertato dalla Magistratura essere di natura dolosa, è nata e perdura una complicata vicenda che val la pena illustrare.
Siamo in presenza di un fallimento con un curatore cui è stato demandato il compito di gestire la procedura e amministrare il patrimonio dell’imprenditore fallito, i cui creditori sono in gran parte enti pubblici.
Sinora la curatela del fallimento non è riuscita o non ha voluto procedere nel mettere all'asta il patrimonio, come si fa normalmente in queste situazioni, per poi ricompensare con il ricavato i creditori.
É presumibile supporre che non lo abbia fatto perché il valore attuale dell'area è inferiore alle somme da risarcire ai creditori e abbia perciò preferito tentare di valorizzare l'area per farle acquisire un valore nominale superiore.
Per ottenere questo risultato, ha sollecitato a più riprese una diminuzione di 28 mila mq della superficie libera, chiedendo che tale superficie vada ad ampliare il comparto edificabile con 20 mila mq.
In questa intricata situazione sono stati poi avviati una serie di ricorsi legali, uno vertente proprio sull'area non trasformabile.
Nel complesso si tratta di circa a una ventina di contenziosi giudiziari in corso, alcuni dei quali creati al solo scopo di rallentare l’iter di bonifica che il Comune è riuscito ad avviare, tramite complesse relazioni con Regione Lombardia.
Per la bonifica vi sono risorse economiche complessive che possono arrivare fino a 7 milioni di euro, comprensive di fondi del PNRR.
C’è però opposizione da parte della curatela fallimentare poiché con la bonifica fatta dalla Regione, quest’ultima ha la facoltà di addebitare i costi alla proprietà. Proprietà che però non può far fronte al pagamento e che conseguentemente potrebbe incorrere in una procedura di esproprio per il valore corrispondente.
La strategia della curatela è dunque quella di ricercare l’aumento del valore immobiliare del comparto ex Lombarda Petroli, da ottenere con la riduzione degli oltre 60000 mq di terreno non trasformabile previsti dal PGT di Villasanta e con il contemporaneo aumento della superficie e delle volumetrie dell’edificabile.
Questa operazione, per noi incondivisibile, è ritenuta necessaria per trovare un operatore che acquisterebbe l'area, accollandosene anche gli oneri di bonifica.
A dicembre 2023, è poi arrivata la sentenza del Consiglio di Stato in merito alla causa intentata dalla curatela fallimentare contro l’amministrazione di Villasanta proprio sulla quantificazione di 90mila metri quadrati a standard, ossia a usi collettivi, tra i quali figurano i noti 60 mila mq non trasformabili.
Anche se non viene adeguatamente chiarito ed è invece opportuno qui rimarcarlo, la sentenza lascia comunque intatta la facoltà dell’amministrazione di determinare questa destinazione chiedendone una “adeguata motivazione”, cosa che il Comune sta provvedendo a fare, essendo in corso la variante al Pgt.
Dopo quest’ultimo accadimento, la curatela, in assonanza con altri incauti soggetti, ha pensato bene di sostenere la realizzazione di un fantomatico hub ferroviario, con un contorno di altre mirabolanti ipotesi.
Nell’arena si gettano suggerimenti senza valutarli seriamente, senza stimarne l’utilità e la redditività, senza considerare il complesso iter e la necessità di una verifica di fattibilità e senza un approfondito e mirato studio di viabilità e traffico merci che un simile progetto richiederebbe, dovendo essere contemplato in un piano d'area con il coinvolgimento di enti, azienda ferroviaria, istituzioni e investitori, tenendo nel dovuto peso anche l’opinione della cittadinanza.
Una proposta del resto non nuova e del tutto simile a quella fatta nel 2004 dalla Ex Dogana di Concorezzo e ora come allora priva di fondamento operativo.

I gruppi firmatari del presente comunicato, ritengono che sia prioritario e indispensabile procedere da subito alla bonifica del comparto e che sia necessario tutelare il verde della rinaturalizzazione attualmente già spontaneamente in atto come risarcimento ambientale per il disastro subito dalla comunità nel 2010.
Sottolineano inoltre che le soluzioni proposte per le altre porzioni del comparto vadano perseguite con necessari, inevitabili e seri approfondimenti per poterne valutare la reale fattibilità.
Nell’area ex Lombarda Petroli va confermata una robusta aliquota di recupero a verde, evitando una cementificazione sconsiderata.
La trasformazione in un parco di cintura urbana, proprio a partire dalla porzione a verde attualmente lì prevista dal PGT comunale, consentirebbe altresì di ampliare il corridoio ecologico in essere.

Monza e Brianza 30-01-024

Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB
Comitato Oasi del Sole Villasanta


Nella foto, a dx l'area dei serbatoi ex Lombarda Petroli, a sx i capannoni dell'ex insediamento Addamiano


venerdì 19 gennaio 2024

PEDEMONTANA: PUBBLICATA SUL SITO DEL MINISTERO LA DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO PRIVA PERÓ DI MOLTE OTTIMIZZAZIONI CHIESTE DAI COMUNI


Dal giorno 3-1-2024, è stata caricata sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, (pagina delle Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali), una serie di documenti per la procedura di Verifica di Attuazione ex Legge Obiettivo 443/200, concernenti il Progetto Esecutivo delle tratte B2 e C dell'Autostrada Pedemontana Lombarda.

Si tratta di una moltitudine di elaborati da cui abbiamo estratto, per analizzarli, i più significativi.

PROGETTO ESECUTIVO RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI, AL DEFINITIVO AGGIORNATO E OTTIMIZZAZIONI.
La "RELAZIONE DI RISPONDENZA AL PROGETTO DEFINITIVO E ALLE PRESCRIZIONI DELLA DELIBERA CIPE" e la "RELAZIONE AMBIENTALE COMPARATIVA OPERE IN VARIANTE - art. 169 d.lgs 163/2996" riassumono le modifiche introdotte per dare rispondenza alle prescrizioni del CIPE del 2009 e ai requisiti del Progetto definitivo aggiornato 018/019 messo a Bando (poi aggiudicato a Webuilt) e in cui sono riportate variazioni e ottimizzazioni richieste negli anni precedenti dalle Amministrazioni e da altri soggetti e/o organismi.

Proprio sulle modifiche intendiamo portare l'attenzione dei lettori.

Nei due documenti riassuntivi che abbiamo visionato, peraltro contenenti alcune imprecisioni sulla localizzazione delle variazioni rispetto alle soluzioni implementate nel progetto esecutivo, vi è traccia solo di:

LENTATE SUL SEVESO
Modifica della metodologia realizzativa in scatolare della galleria artificiale MonteGrappa

BARLASSINA
-Modifica alla rotatoria di Via Monte Grappa - via XXV Aprile e stralcio di nuova viabilità in via Silone
-Richiesta di stralcio nuovo percorso ciclopedonale in corrispondenza di via Marconi, a cavallo del confine comunale tra Barlassina e Meda.
-Modifica viabilità e ponte su Fiume Seveso presso via Prati - via delle Cave

SEVESO
-Modifica vasca idraulica di laminazione in area via della Roggia (già contemplata nel Progetto definitivo aggiornato 018/019)
-Rilocalizzazione cantiere B2.03 ubicato in via della Roggia

CESANO MADERNO
-Allontanamento della bretella di collegamento con via G. De Medici con avvicinamento all’asse autostradale nel tratto di innesto sulla rotatoria tra Seveso e Cesano Maderno.
-Riduzione della luce del Ponte di via Sturzo
-Eliminazione sottopasso di via B. Angelico, realizzazione di viabilità a fondo cieco lato est
-Sistemazioni n.2 incroci a rotatorie lungo la Tangenziale Sud di Cesano M.

DESIO
Come già definito nel Progetto definitivo aggiornato 018/019, le aree di servizio di Desio in carreggiata nord e in carreggiata sud sono state sospese.

SEREGNO+LISSONE
Modifica Svincolo di Desio (rampe e interconnessioni) e della viabilità locale adiacente che garantisce il mantenimento dell'attuale viabilità complanare alla SS36 (mantenimento uscita Seregno Sud) e aggiunta di corsia di scambio.

LISSONE
Modifica localizzata del tracciato e realizzazione sottopasso ciclopedonale della Strada comunale della Santa (in affiancamento alla carreggiata stradale)

VEDANO AL LAMBRO-LISSONE
Modifica tracciato TRMI10 e rotatoria Lissone

BIASSONO
-Modifica del tracciato della sistemazione di via Dei Celti e della morfologia circostante con riduzione espropri.
-Rotatoria Via Misericordia, lungo TRMI10 modificata secondo conformazione a “otto”
-Aggiunta di un parcheggio a raso di circa 46 posti auto in adiacenza alla Via Parco nell’area interclusa rispetto alla nuova viabilità.
-Modifica del tracciato TRMI10 per interferenza con pozzi idropotabili
-Modifica delle piazzole idrauliche

MACHERIO
Modifica dello svincolo di Macherio

USMATE
-Al fine di ottenere una minore occupazione di suolo, modifica rispetto al Progetto Definitivo nel tratto iniziale dell’Interconnessione con la Tangenziale Est e il conseguente adattamento delle opere di mitigazione a verde
-Modifica rotatoria SP41

ARCORE
-Modifica della rotatoria Tenaris, lungo TRMI17, con aggiunta ramo di raccordo alla viabilità locale

VIMERCATE
-Modifica planimetrica tracciato TRMI17 per riduzione disboscamento.

Appare evidente come non siano contemplate nell'elenco altre ottimizzazioni o richieste di modifiche avanzate in tempi recenti dalle amministrazioni.
Tra queste, quella sulla tangenziale Meda-Seregno-Seveso su cui il sindaco di Meda, Santambrogio, aveva esplicitato una disponibilità a eliminare una delle tre rotatorie, a portare il tracciato più in aderenza all'urbanizzato e a realizzare un sottopasso ciclopedonale al nuovo scavalco della linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso.
Purtroppo, nella cartografia depositata, il tracciato risulta essere ancora quello con tre rotatorie.

Idem dicasi per le pur timide richieste avanzate da Seveso per il collegamento Baruccana-Bosco delle Querce.
Nulla anche rispetto alle annunciate modifiche concordate con il Comune di Lesmo.
Non siamo evidentemente in grado di sapere se queste ottimizzazioni verranno o meno prese in considerazione su successivi e differenti atti formali o documenti ufficiali. Auspichiamo che ciò avvenga.

CANTIERI
Tra la documentazione c'è la localizzazione e la tipologia dei cantieri.

Lentate-Lazzate:
Cantiere base B1B1 da 39300 mq

Lentate Sul Seveso:
Cantiere Base B2B1 da 29760 mq
Cantiere Operativo B2o1 da 8800 mq

Barlassina:
CantiereOperativo B2O2 da 31680 mq

Cesano Maderno:
Cantiere Operativo da 12700 mq

Desio:
Cantiere Base CB1 da 31300 mq
Cantiere Base CB2bis da 52400 mq

Macherio:
Cantiere Operativo Co2.1 da 9700 mq

Biassono:
CantiereOperativo CO2.2 da 8300 mq

Lesmo:
Cantiere Operativo CO3.1 da 17100 mq

Arcore:
Cantiere Operativo CO3.2 da 14200 mq

Usmate Velate:
Cantiere Base CB3 da 31250 m.

Nota: la mappatura completa dei Cantieri, compresi anche quelli per la Bonifica da Diossina su:  http://alternativaverde.it/rete/zzzindexarticoli/articoli2024/indexcantieribec.html

PROGETTO ESECUTIVO BONIFICA DA DIOSSINA TCDD
Tra i documenti sono presenti il "Progetto Esecutivo di Bonifica aree ex-Icmesa", il "Piano di Monitoraggio Polveri" che sarà applicato durante le attività di bonifica e l'elaborato della "Variante al Progetto Operativo di Bonifica Aree incidente Icmesa Lotto 3".
Sono gli applicativi delle operazioni di bonifica sulle aree contaminate da Diossina che verranno interferite dal tracciato dell'autostrada.
Il perimetro dell' autostrada è stato assimilito ad area industriale. Pertanto la bonifica sarà attuata sulle superfici laddove si supera il limite di diossine e furani di 100 ng eq/kg (Colonna B della Concentrazione Soglia di Contaminazione - CSC), fatto salvo per le zone ad uso residenziale e/o con accesso pubblico dove si applica il limite più stringente di 10 ng eq/kg.

Rispetto al Piano Operativo di Bonifica già conosciuto, sono state effettuate delle analisi chimiche integrative sulle aree A5 e A24 (sponde torrente Tarò/Certesa a Meda) e A3 (porzione su scarpata svincolo Meda).
Sull' A5 gli esiti hanno evidenziato la non conformità rispetto alla Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) Colonna A (10 ng eq/kg).
Sull' A24 alcuni esiti sono risultati conformi alle CSC Colonna A, mentre non è risultato conforme il campione più profondo 1.00-2.00m;
Sull' A3 c'è una conformità per tutti i campioni prelevati alle CSC Colonna A.
Pertanto per A5 è confermata la necessità di procedere alla bonifica mentre per A24 c'è necessità di procedere alla bonifica per una sola porzione.
La parte dell'A3, risultata con livelli di contaminazione inferiori alle soglie di legge, quella in prossimità della ciclabile verso Meda sud, sarà stralciata.
Invariate e confermate le altre aree su cui si effettuerà la bonifica
Il terreno di risulta della Bonifica Ordigni Bellici (BOB) attuata sulle aree contaminate verrà insaccato, stoccato temporaneamente nel lotto e caratterizzato analiticamente per l'invio in apposita discarica.
Il documento contiene informazione sulle procedure di bonifica, sulla caratterizzazione dei banchi di asportazione del terreno in cui verranno suddivisi i lotti, sulle modalità delle analisi chimiche per la caratterizzazione dei terreni dei banchi, sull'operatività dei cantieri di bonifica, sullo stoccaggio temporaneo e sul trasporto del terreno contaminato, sulla procedura di collaudo e validazione di avvenuta bonifica su cui ARPA avrà il ruolo di ente certificatore.

Le attività di bonifica saranno condotte partendo dal Lotto 1 a Meda con a seguire i lotti successivi (Lotto 2, Lotto 2A, Lotto 3, Lotto 3A, Lotto 4, Lotto 5 e Lotto 6).
Le attività saranno organizzate per macrofasi, ovvero:

-Accantieramento: a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Caratterizzazione di omologa in banco dei rifiuti a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Scavo di bonifica e conferimento in discarica dei terreni contaminati a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Collaudi e certificazione di bonifica a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti.

VARIANTE DI BONIFICA SUL LOTTO 3 A SEVESO-CESANO MADERNO
L'elaborato della variante al POB sul lotto 3", si occupa del lotto di bonifica dove verranno realizzate le gallerie artificiali fuori terra "Seveso" e "Baruccanetta" e dove è prevista la creazione di un "parco urbano sospeso" come "verde fruibile" per collegare i quartieri.

La possibilità di fruibilità con accesso alla cittadinanza comporta l'applicazione delle CSC di tabella A con limite di 10 ng eq/kg.
Sono state conseguentemente individuate le aree in cui, a causa degli scotici geotecnici con asportazione di 50 cm di terreno, risulta una esposizione diretta ai terreni contaminati da diossina:

- Aree di “Tipo A”: con contaminazione nel suolo intermedio in presenza di scotico geotecnico;
- Aree di “Tipo B”: con contaminazione nel suolo intermedio ma senza scotico geotecnico;
- Aree di “Tipo C”: con contaminazione nel top-soil (primi 20 cm) ma senza scotico geotecnico.

Su queste superfici sono stati definiti alcuni interventi aggiuntivi che si vanno a sommare a quanto elaborato nel Piano Operativo di Bonifica. 
Su alcune aree si attuerà una bonifica con asportazione del terreno contaminato mentre altre saranno trattate con la Messa in Sicurezza Permanente (MISP) cioè con una procedura di "capping" costituita da:

- Strato di separazione in tessuto non tessuto (TNT), come limite fisico con il terreno contaminato sottostante;
- Posa di 30cm di materiale inerte costituito da misto di cava o materiale frantumato certificato proveniente da impianto di recupero. Tale strato di materiale costituirà la pavimentazione dell’area di lavoro al di sopra della quale saranno realizzate le opere previste.

Per la Bonifica, i gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2, (Sinistra e Ambiente di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate) hanno chiesto la costituzione di un Osservatorio Collegiale  per monitorare costantemente le operazioni di Bonifica.

Con questo articolo informativo, Sinistra e Ambiente ritiene di dare un contributo per consentire un'adeguata conoscenza e una consapevolezza delle criticità del progetto dell'autostrada Pedemontana Lombarda, un'infrastruttura che continuiamo a ritenere insostenibile per l'ambiente e il territorio e non risolutiva dei problemi viabilistici della Brianza.

martedì 16 gennaio 2024

IL COORDINAMENTO PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE NO CANTURINA BIS CONTINUA L'ATTIVITÀ PER CONTRASTARE IL COLLEGAMENTO STRADALE NEL PARCO GROANE-BRUGHIERA


Giovedì 11-01-2024, il Coordinamento per la Mobilità Sostenibile No Canturina Bis, di cui Sinistra e Ambiente è parte attiva e propositiva, ha promosso e tenuto a Mariano Comense un incontro per informare i cittadini sui contenuti del progetto di fattibilità tecnica ed economica della Canturina bis, cui l'amministrazione provinciale di Como ha dato la sua approvazione.
Numerosi i presenti, interessati ad approfondire, consapevoli e preoccupati dell'impatto che questa nuova strada potrebbe avere sulle zone tutelate facenti parte del Parco Regionale Groane-Brughiera. Tutti comunque disponibili a supportare il Coordinamento nel contrastarne l'iter realizzativo.
In proposito, il Coordinamento per la Mobiltà Sostenibile, presente all'incontro con i gruppi che ne fanno parte, ha elaborato una comunicazione che sotto riportiamo unitamente a cartografie e tabelle illustrative.
 
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COLLEGAMENTO STRADALE COMO-MARIANO COMENSE "CANTURINA BIS":  
UN IMPATTO AMBIENTALE ED ECONOMICO INSOSTENIBILE
 
E' stato approvato con deliberazione n° 136 del 21-11-2023 dal Presidente della Provincia di Como, il Progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo collegamento stradale Como-Mariano Comense "Canturina bis".
Il Coordinamento per una Mobilità Sostenibile No Canturina bis, dopo aver ottenuto con un accesso agli atti la documentazione ed averla analizzata, ne pubblica un sunto con proprie valutazioni.
 
IL PERCORSO
L'infrastruttura avrà  una lunghezza complessiva di 7.136 metri e correrà  all'interno del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, aumentando il consumo di suolo e portando a impatti negativi sugli ecosistemi.
Il tracciato della ipotizzata "tangenziale ovest di Mariano" viene ora incorporato nel progetto denominato "collegamento stradale Como-Mariano Comense "Canturina bis" costituendone il lotto 3.
Tratto da Cantù a Figino Serenza
Da Figino Serenza a Mariano Comense comprendendo anche la Tangenziale ovest di Mariano
I COSTI
Rispetto alle precedenti valutazioni della Provincia di Como che stimava in 195 milioni di euro il costo della Canturina bis + la tangenziale di Mariano, ora per l'intera infrastruttura viabilistica serviranno ben 334 milioni di euro, circa 47 milioni al chilometro.Si tratta di risorse economiche al momento non disponibili.
I LOTTI
La strada viene suddivisa in 3 lotti. Il primo interessa i comuni di Figino, Carimate e Cantù, dalla rotonda posta tra Corso Europa e via Giovanni da Cermenate fino a via Genova (zona Garden Bedetti).
Il secondo lotto correrà  parallelo a via Milano da via Genova fino a via Marche (zona Ipercoop di Mirabello) interessando in superficie numerose aree boscate e coltivi. Il terzo e ultimo tratto, quasi interamente in galleria artificiale, bypasserà, senza accessi diretti, la Novedratese fino a giungere a Mariano Comense nei pressi di via Segantini (zona Cimitero).

L'IMPATTO E L'INVASIVITÀ DELLA STRADA
La realizzazione di 5 gallerie, tra cui 4 artificiali avrà costi energetici e annesse emissioni climalteranti.
Per le gallerie artificiali sarà comunque necessario lo sbancamento di coltivi, prati e boschi pregiati distruggendo la naturalità esistente.
I tratti a raso o in trincea comporteranno invasività,spaccatura, riduzione e separazione delle aree libere e boscate.
Il trasporto dei materiali di scavo che ammontano a circa 413.000 metri cubi da conferire negli appositi siti, incrementerà il traffico pesante sulle arterie stradali esistenti.

IL TRAFFICO
Dallo studio sul traffico a supporto dell'opera è previsto un miglioramento della velocità  media di deflusso di soli 2,1 km/h, con una viabilità  che comunque rischia di peggiorare verso Cucciago, verso Senna, in via S. Giuseppe e in viale Italia a Vighizzolo, attorno a Mirabello e in via Lombardia, via per Cabiate e via Porta Spinola a Mariano.

LE ALTERNATIVE
La Provincia nella definizione di questo progetto dal costo esorbitante non ha valutato alternative alla costruzione della strada. Una rivalutazione complessiva dei servizi di trasporto pubblico non è stata presa in considerazione.
La promozione di un uso combinato dei mezzi pubblici, potenziando la rete dei trasporti e il rilancio dei collegamenti via pullman tra Como, Cantù e Mariano non vengono nemmeno menzionati. Tantomeno s'è presa in considerazione la creazione o l'efficentamento di nodi di interscambio bus-treno.
Ancora una volta invece di innescare politiche che riducano il numero di autoveicoli circolanti, con una visione semplicistica, s'è scelto di spostare i volumi di traffico su di una nuova arteria, divorando ulteriori porzioni di un territorio già massacrato dall'asfalto e dal cemento, senza nemmeno garantire soluzioni durature ad una viabilità estremamente critica. 

Continueremo a seguire l'iter di questa insostenibile infrastruttura, continueremo nella nostra azione di informazione, sensibilizzazione e opposizione ad una strada che, se realizzata, ridurrà ulteriormente la naturalità e i preziosi e pochi ecosistemi rimasti sul nostro territorio.

Il Coordinamento per una Mobilità Sostenibile - No Canturina bis

martedì 9 gennaio 2024

TRATTA B2 DI PEDEMONTANA: AMBIENTALISTI E LISTE CIVICHE CHIEDONO L'ISTITUZIONE E LA PARTECIPAZIONE A UN'ASSISE DI MONITORAGGIO DELLE OPERAZIONI DI BONIFICA DA DIOSSINA TCDD

Dopo l'incontro del 13-12-023 con il coordinatore dei sindaci della tratta B2 nonchè sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca, presenti anche la sindaca di Seveso Alessia Borroni e la Dott.sa Beatrice Melillo, Responsabile Bonifiche Dipartimento di Milano e Monza di ARPA Lombardia, i gruppi ambientalisti e le liste civiche della Tratta B2 della Pedemontana intendono dare seguito a quanto proposto e anticipato nel confronto.
In particolare, sulla prevista Bonifica da Diossina lungo il tracciato dell'infrastruttura, hanno inviato a Bocca, al Direttore di ARPA, alla responsabile Bonifiche di ARPA e agli altri sindaci della tratta B2, una richiesta scritta affinchè sia costituita un assise, un osservatorio che si insedi e operi il monitoraggio costante delle attività di Bonifica. 
In detta assise si chiede l'inclusione anche dei gruppi proponenti e firmatari della richiesta.
L'obiettivo è evitare che le delicate operazioni di bonifica restino materia di esclusiva e confinata competenza dei soli incaricati senza che vi sia trasparenza, diffusione condivisa delle informazioni e controllo.
Un osservatorio che contempli una collegialità di soggetti, comprendendo anche i gruppi che da tempo seguono l'iter di un'infrastruttura impattante per l'ambiente, cercando di contrastarla ed evidenziandone le pesanti criticità, compresa quella di una bonifica che non è a rischio zero.
Evidente il metodo, completamente differente da quello autoreferenziale del delegato WWF Lombardia che, incautamente, senza alcuna delega di rappresentanza da parte dei gruppi e in totale solitudine, si è proposto alla soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) per seguire l'attività di bonifica.


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venerdì 29 dicembre 2023

TRATTA B2 DI PEDEMONTANA: INCONTRO DEI GRUPPI AMBIENTALISTI E DELLE LISTE CIVICHE CON IL SINDACO BOCCA, COORDINATORE DELLE AMMINISTRAZIONI E CON ARPA


I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana, mantenendo comunque una posizione di contrarietà e un azione di contrasto rispetto al completamento dell'infrastruttura, avevano avanzato una richiesta d’incontro con il Sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca quale coordinatore delle amministrazioni ricadenti sulla tratta B2 dell’autostrada.
Un confronto ed uno scambio informativo riguardante le Compensazioni Ambientali, il Piano Operativo di Bonifica da diossina TCDD ed altri punti relativi alle criticità viabilistiche, alla cantieristica e al crono programma.
La riunione s’è tenuta in data 13-12-023 e vi hanno preso parte il sindaco cesanese Bocca, la sindaca di Seveso Alessia Borroni, il circolo Laura Conti di Legambiente Seveso, Seveso Futura, Sinistra e Ambiente di Meda, la lista Cittadini per Lentate, Passione Civica di Cesano, Altra Bovisio.

Presente anche la Dott.sa Beatrice Melillo, Responsabile Bonifiche Dipartimento di Milano e Monza di ARPA Lombardia.

BONIFICA DA DIOSSINA TCDD
Proprio dagli aspetti riguardanti la prevista bonifica e sul ruolo di ARPA è stata focalizzata una parte consistente dell’incontro.
ARPA seguirà e monitorerà le fasi della bonifica per gli aspetti ambientali di sua competenza.

Risultano validate le ultime analisi chimiche integrative su aree di Meda localizzate sulla sponda torrente Tarò e sulla scarpata svincolo attuale superstrada. I risultati hanno confermato la contaminazione delle superfici.

Nonostante gli incalzanti annunci della soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e di Regione Lombardia, ARPA non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione da APL di avvio interventi né tantomeno il crono programma riguardante le attività di bonifica o richiesta di incontri preventivi.
ARPA ha esplicitato che effettuerà sopralluoghi durante le fasi di bonifica e che si occuperà dei campionamenti con analisi in contradditorio per la certificazione di collaudo di avvenuta bonifica.

Tra i suoi compiti potrà dunque giudicare la conformità della Bonifica con facoltà di chiedere azioni aggiuntive qualora la bonifica non risultasse esaustiva dal punto di vista ambientale.
Gli aspetti sanitari e di cantieristica saranno compito di altri enti.
ARPA si rapporterà con i Comuni interessati (Meda, Seveso, Cesano Maderno n.d.r), ATS, Reg. Lombardia, Provincia di MB, Città Metropolitana.
Non è stato chiarito chi sarà il soggetto che controllerà i dati rilevati sulle dispersioni in aria di diossine durante la movimentazione dei terreni. Al proposito nel Piano Operativo di Bonifica esiste un capitolo dedicato.
Per parte dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche è stata avanzata una richiesta esplicita di incontri sull’andamento della bonifica da tenersi con tempestività e continuità.
ARPA ha sottolineato la positività della nostra richiesta per identificare e costituire uno spazio di condivisione e informazione costante sulla bonifica, portando l’esempio di altri territori dove i sindaci hanno istituito un Osservatorio con il coinvolgimento di più soggetti.

Il sindaco Bocca vorrebbe valutare e definire con APL lo strumento utilizzabile.

COMPENSAZIONI AMBIENTALI
La seconda parte dell’incontro ha riguardato le Compensazioni Ambientali.
Abbiamo rilevato che sinora poco spazio e attenzione è stato dedicato a questo capitolo da parte degli amministratori.
La cifra disponibile per realizzare quelle della tratta B2 è pari a 11.184.000 euro.

Alcune amministrazioni tra cui Meda, Barlassina e Lentate sono orientate a confermare quelle previste nel MasterPlan e cioè:

· Progetto locale 13 Corridoio Verde Villa Verri-Mirabello per Lentate
· Progetto locale 14 Parco Fluviale La Luminina per Barlassina
· Progetto Locale 15 Valle dei Mulini per Meda

Più articolata la volontà di Cesano Maderno che vorrebbe traslare il Progetto Locale 19 della Baruccanetta, interessato da futuri asservimenti per il potenziamento della linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso, spostando le risorse economiche dedicate sulla realizzazione del 2° lotto della ciclabile Green Lane.

Su Seveso il Master Plan prevede, con il Progetto Locale 18, un ampliamento del Bosco delle Querce a OVEST, con recupero aree boscate in zona cimitero.
Le dichiarazioni della sindaca Borroni sembrano alludere alla richiesta di una sostituzione del Progetto Locale 18 verso ovest a favore dell’utilizzo dei fondi per le compensazioni a favore dell’ampliamento a est del Bosco nelle aree prossime a via della Roggia.
E’ quello che da tempo i gruppi ambientalisti di Seveso e Meda sostengono importante e doveroso fare. Sottolineiamo però che per fare ciò non è però necessario ricorrere alle compensazioni con esproprio dei terreni bensì realizzare un atto politico con il quale i Comuni di Seveso e Meda chiedano a Regione Lombardia (e non ad APL) l’inclusione di dette aree nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce.
Tutto questo quindi possibile senza rinunciare alla concretizzazione del Progetto Locale 18.
La necessità di collegamento tra Baruccana e il Bosco per la sindaca Borroni passa invece attraverso l’uso, previo ristrutturazione, di uno dei ponti di attualmente chiuso, attrezzato con un percorso ciclopedonale.
La soluzione migliore a nostro giudizio è invece altra e cioè quella di un Ponte Verde più ampio, ottenibile prolungando la galleria artificiale di Pedemontana denominata di Baruccana che si trova in prossimità.
Non abbiamo avuto modo di esprimere questa proposta e vorremmo rilanciare con un incontro specifico con ogni comune e anche con Pedemontana in merito alle compensazioni ambientali.
Il Sindaco Bocca e la Sindaca Borroni però non hanno preso impegni a riguardo.

Sembra che il tema delle Compensazioni Ambientali prenda poco spazio e comunque sia inteso come una materia amministrativa e non come pratica di condivisione con le associazioni e la cittadinanza.
Nulla è invece stato detto sulle Misure Compensative 16 e 17 che riguardano il Comune di Seveso e di Bovisio Masciago.
Giusto è stato evidenziare per parte nostra che le Compensazioni Ambientali non possono e non devono essere snaturate e che è nostra intenzione seguirne attentamente l’iter fatto da convenzione tra le parti (Comune e APL), progettazione definitiva ed esecutiva e realizzazione finale.
Sarà oltremodo importante la conoscenza degli atti che le configurano.

COMPENSAZIONI VIABILISTICHE
Si tratta di una serie di realizzazioni viabilistiche per attenuare gli effetti della Pedemontana sulla viabilità locale. Sono coperte con lo stanziamento di 60 Mln ai sensi della prescrizione 51 del Cipess.

Le risorse economiche sono così suddivise:

13,8 Mln per Lentate Sul Seveso
 8 Mln per Barlassina
11 Mln per Meda
12 Mln per Seveso (7,3 Mln rimasti)
14,2 Mln per Cesano
720 mila per Bovisio Masciago

Le quote stanziate per le Compensazioni viabilistiche e per le Compensazioni Ambientali non vengono rivalutate ne con l'inflazione ne con l'aumento dei costi. Quindi verosimilmente non sarà possibile portare a termine la totalità dei progetti inizialmente previsti dagli enti locali.
Su Meda ha già relazionato il sindaco Santambrogio in un precedente incontro con Sinistra e Ambiente-Impulsi e Legambiente Seveso.

Una parte delle risorse, i Comuni di Seveso e Cesano Maderno hanno deciso di utilizzarle per riqualificazione e potenziamento della nazionale dei Giovi, prevedendo lì un incremento di traffico.
E’ un aspetto contradditorio che evidenzia come anche le amministrazioni locali temano che una parte consistente dei volumi di traffico dell’attuale superstrada, quando verrà resa a pagamento quale autostrada, si riverserà sulla viabilità intercomunale.
Insomma, come da tempo asseriamo, l’autostrada accrescerà le criticità della viabilità intercomunale.
Altra porzione è già stata investita da Cesano per il rifacimento di via Don Luigi Viganò mentre il resto verrà utilizzato per la tangenziale nord tra Cesano e Seveso di cui si prevede la partenza lavori a gennaio 2024.
Seveso ha intenzione di riqualificare la via della Roggia, con l’impegno di 7,3 Mln.
Anche su questa strada si rischia un aumento del traffico determinato dal vicino svincolo della pedemontana in prossimità della Cascina Allievi.

Legambiente Seveso Circolo Laura Conti,
Seveso Futura,
Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda,
lista Cittadini per Lentate,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio Masciago,
Comitato Ambiente Bovisio